di Julia Pastore
MAGLIE (LECCE) – Un dialogo culturale su Schubert, impreziosito da intermezzi musicali, quello tenutosi ieri sera, presso la Galleria Capece, per la presentazione del saggio della professoressa Emilia Carretta: “Mito, Eros e Poesia nel lied romantico ed oltre”. Con tale libriccino, l’insegnante del Liceo “F. Capece” di Maglie ha estrapolato dai suoi studi musicologici un approfondimento sul liederismo schubertiano: il compositore austriaco, noto per il suo “lied” (genere musicale per lo più tedesco) “Ave Maria”, ha realizzato una proficua attività di composizioni musicali, tra sinfonie, musica da camera, brani per pianoforte e gli stessi “lieder” (ne ha composti più di 600), nonostante la morte lo raggiunse prematuramente: all’età di 31 anni.
Una “lectio” didascalica rivolta soprattutto agli alunni, durante la quale la professoressa Carretta ha spiegato che nel “lied” il Il pianoforte è un vero e proprio interlocutore del canto, sottolineandone le immagini poetiche.
Infatti, come si legge in un passo del saggio: “La musica di Schubert coglie perfettamente tutte le sfumature del testo e ne salta i particolari. La melodia è molto lineare ed ha un carattere quasi narrativo. Essa però è sorretta da una elaborata parte pianistica che oltre a ripetere il canto nella voce superiore, poi aggiunge altre voci che contribuiscono a rendere l’impasto armonico più ricco e dinamico”.
Nel saggio sono contenuti diversi riferimenti letterari, come l’attento parallelismo tra la malinconia esaltata da Schubert e quella di Leopardi, entro una equilibrata interazione tra poesia e musica.
La professoressa Emilia Carretta, oltre ad aver conseguito la laurea in Lettere (indirizzo artistico) col massimo dei voti, ha studiato brillantemente anche canto lirico e pianoforte al Conservatorio. Durante la presentazione del libro di ieri sera, la docente ha affermato di aver scelto di mettere in luce questa tematica, perché i musicisti, prima di parlare, sentono col cuore. Passione e disciplina, dunque. Sono questi i due ingredienti imprescindibili che portano al successo: ed è proprio la passione per la cultura che la professoressa di italiano e latino ogni giorno profonde nelle aule capeciane ai suoi alunni, con una minuziosa (e a tratti materna) attenzione alle attitudini, alle predisposizioni e all’indole di ognuno di loro. Da qui l’esortazione della professoressa ai ragazzi: <<se avete una passione, che può anche essere come la mia, per la musica, coltivatela; se ancora non l’avete, cercatela!>>.