La plastica torna ad essere vietata sulle spiagge pugliesi. Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare della Regione Puglia sospendendo il provvedimento del Tar Puglia che aveva, a sua volta, sospeso l’ordinanza balneare plastic free. L’udienza di merito si discuterà il 29 agosto 2019 ma, nel frattempo, l’ordinanza della Regione resta ferma e operativa. A darne notizia sono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il coordinatore dell’Avvocatura regionale Rossana Lanza.
Con questo decreto il Consiglio di Stato ha in sostanza reintrodotto il divieto di utilizzo della plastica in lidi e spiagge Pugliese. Secondo il giudice che ha accolto l’istanza della Regione, l’Ordinanza è stata emanata nel legittimo esercizio delle prerogative dell’ente in materia di tutela del demanio costiero, avendo perseguito “indirettamente l’effetto di innalzare il livello minimo di tutela imposto dallo Stato in materia ambientale”.
L’importanza dell’iniziativa della Regione Puglia viene confermata con il provvedimento del Consiglio di Stato che sostiene: “Rilevato peraltro che, in linea di principio, le Regioni possono dettare, nell’ambito delle materie rientranti nella propria competenza, disposizioni che indirettamente determinino standard di tutela ambientale più elevati di quelli fissati da norme statali”.
Gli avvocati del Panda, Lara Marchetta e Giuseppe Delle Foglie, che hanno curato l’intervento ad opponendum del WWF evidenziano che: “Il Consiglio di Stato, nel provvedimento monocratico, pare aver condiviso, pur in questa prima fase cautelare, le tesi da noi argomentate avanti il Tar Bari in ordine alla legittimità dell’azione amministrativa regionale che si è mossa all’interno del perimetro normativo costituzionale, interno ed euro-unitario. E, infatti, il Consiglio di Stato ha, tra l’altro, evidenziato come la gestione del demanio marittimo spetti solo e soltanto alle Regioni quindi correttamente la regione Puglia, nell’ambito della gestione integrata della costa (legge regionale n. 17/2015), ha adottato l’Ordinanza balneare 2019. In tale ottica aver previsto limiti e divieti all’uso di plastica monouso negli stabilimenti balneari garantisce, in linea con orientamenti giurisprudenziali ormai pacifici, una tutela ‘rafforzata’ in materia ambientale pienamente consentita alle regioni. E tanto è avvenuto sulla scorta di un quadro regolamentare UE, espressamente richiamato nelle difese WWF di prime cure, piuttosto netto ed inequivocabile. Per tale motivo le argomentazioni già portate all’attenzione del Tar Bari saranno ribadite con forza anche dinanzi al Consiglio di Stato ed auspichiamo che quest’ultimo confermi il decreto monocratico all’esito della prossima discussione in Camera di Consiglio”.