LECCE – Roberto Giordano Anguilla,
Presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Lecce, ha presentato un’interpellanza per ottenere risposte urgenti sulla situazione di un’area in viale Taranto invivibile a causa di una strada chiusa. “I residenti e i commercianti di via Silvio Pellico a Lecce sono ancora ad oggi vittime di una forzatura urbanistica che li isola e li danneggia. Con un’interpellanza al Sindaco stiamo cercando di capire come mai, nonostante gli annunci, la situazione non sia stata ancora risolta. Anche perché le ultime modifiche alla viabilità hanno aggravato una situazione già
insostenibile. In esecuzione della sentenza del TAR il Commissario, negli scorsi mesi, ha approvato la delibera relativa alla riqualificazione urbanistica di via Silvio Pellico, imponendo che la strada pubblica (che collega due
importanti zone del quartiere) venga riaperta, facendo uscire da una
posizione di pericoloso e dannoso isolamento residenti e commercianti.
La strada, però, essenziale e indispensabile per connettere al suo interno il quartiere di San Pio e garantire alla Chiesa Santa Maria della Porta adeguata accessibilità, è ancora chiusa al traffico. Nel 2007 fu prevista
la realizzazione della strada contestualmente ai lavori di realizzazione di
un immobile privato: i lavori di quell’immobile non sono mai terminati e la strada non è mai diventata pubblica, come era previsto nei progetti
iniziali.
Dopo il provvedimento del commissario, da parte di Salvemini è
calato il silenzio, ma in Via Silvio Pellico in tanti chiedono di sapere
quando si concluderà l’iter per risolvere questo problema, visto che è
passato ancora troppo tempo. Per anni il centrodestra ha sollecitato il
Sindaco a intervenire, senza ottenere mai risposte certe circa tempi e
modalità di intervento. Dopo il lavoro del commissario (determinato dalla
sentenza del TAR che fa prevalere l’interesse pubblico su quello privato),
pensavamo di aver risolto il problema ma invece, ad oggi, ancora nulla si
muove. L’amministrazione ci dia delle risposte e ci spieghi quanto tempo
dobbiamo ancora attendere”.