BOTRUGNO (Lecce) – Era l’ultima posizione ancora sospesa, non ancora vagliata da un giudice nel processo scaturito dall’operazione “Orione” con cui i carabinieri della Compagnia di Maglie smantellarono a marzo del 2018 tre presunti gruppi criminali attivi in provincia di Lecce con ramificazioni nel brindisino. In giornata Fabrizio De Mitri, 40enne, di Botrugno, è stato processato e condannato a 7 anni di reclusione con le accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio dopo che la sua posizione era stata stralciata dal processo principale.
La sentenza è stata pronunciata al termine del processo che si è celebrato con il rito abbreviato dal gup Giovanni Gallo che ha limato verso il basso la richiesta di 12 anni invocata dal pm Maria Vallefuoco. Tutti gli altri imputati, a luglio, sono stati processati e condannati in abbreviato o con sentenza di patteggiamento.
Secondo le indagini, De Mitri avrebbe provveduto all’approvvigionamento dello stupefacente dai fornitori individuati dal presunto capo promotore Vincenzo Amato. In più occasioni il 40enne avrebbe spacciato dosi di cocaina. Attualmente De Mitri si trova ai domiciliari con il beneficio dei lavorativi. Per conoscere il deposito delle motivazioni bisognerà attendere 90 giorni. Subito dopo l’avvocato difensore Mario Blandolino potrà presentare impugnare la sentenza in Appello.