SALENTO (Lecce) – Dovrà ribadire di essere stata molestata in più occasioni dal patrigno la ragazza di 18 anni affetta da un deficit mentale nel corso di un incidente probatorio. L’appuntamento è fissato per martedì nella stanza adibita agli ascolti protetti presso la Procura dei Minori davanti al gip Giulia Proto. Saranno presenti anche il pm Maria Rosaria Micucci (titolare del fascicolo d’indagine) e gli avvocati delle parti: i legali Giuseppe Gatti e Antonio Corvaglia per l’indagato (un 40enne originario di Maglie) e Michelangelo Gorgoni per la madre della giovane residente in un comune del basso Salento.
L’ascolto della persona offesa viene motivato dal fatto che la ragazza è vulnerabile in quanto affetta da un disturbo metale così come accertato dalla documentazione medica. Sarà sentito, sempre con la forma protetta dell’incidente probatorio, anche il fratellino della 18enne che ha reso delle dichiarazioni utili alle indagini durante la prima audizione cui è stato sottoposto. Successivamente l’attendibilità delle dichiarazioni dei ragazzi verrà vagliata da una perizia psicodiagnostica.
Nel frattempo il “patrigno orco” si trova sempre ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata dopo che il Tribunale del Riesame ha confermato la custodia dell’arresto in casa. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe abusato della ragazza Fino ad agosto scorso quando in concomitanza con la confessione e un furibondo litigio con la moglie il presunto molestatore ha preso le proprie robe per tornare nel suo paese d’origine. In breve sono scattate le indagini avviate dopo la denuncia della madre. In più occasioni l’uomo avrebbe abusato della ragazza. In campagna; in macchina; in casa. Per l’indagato, però, le accuse mosse sul suo conto si devono ritenere una ripicca della moglie (da cui si sta separando) dopo un violento litigio così come dichiarato nel corso dell’interrogatorio di garanzia.