“Con le altre società stiamo valutando una soluzione collettiva. In ogni caso troveremo una formula per compensare dopo questo brusco stop. Di certo non faremo finta che non sia accaduto nulla”.
Sono le parole del vice presidente del Lecce Corrado Liguori, intervenuto oggi sul canale ufficiale di Instagram dell’US Lecce. Il tema è quello degli abbonamenti e dei rimborsi per un campionato che ripartirà probabilmente, ma a porte chiuse. “Noi abbiamo con i tifosi un rapporto biunivoco – dice Liguori – e abbiamo stretto con loro un patto di sangue. Siamo uniti nel nome di questa maglia e di questa società. Con loro il rapporto è basato sulla lealtà, e siccome loro ce l’hanno dimostrata, noi la ricambieremo”.
Ormai manca solo l’ufficialità, ma pare che tutto vada nella direzione della ripresa del campionato. La commissione medico-scientifica della Federcalcio ha stilato un vero e proprio programma molto dettagliato da inviare al governo, per illustrare la graduale ripresa delle attività, in attesa della data ufficiale in cui ricomincerà il campionato. Sembra sempre più improbabile quella del 31 maggio, è più plausibile che si riparta a metà giugno. Non si sa ancora se si riprenderà dalla programmazione ufficiale, ripartendo quindi dalla 27esima giornata, in quel caso il Lecce ospiterà il Milan; oppure se si deciderà di recuperare prima le 4 partite rinviate che fanno parte della 25esima e cioè: Inter-Sampdoria; Atalanta-Sassuolo; Torino-Parma e Verona – Cagliari.
“È stato creato un protocollo che è al vaglio dei responsabili sanitari di tutte le squadre di serie A – afferma il vice presidente – poi la FIGC presenterà il progetto al ministro della Salute Speranza e il ministro dello Sport Spadafora, la proposta della ripresa”.
Ricominciare, ma solo in sicurezza
“La società non ha nulla in contrario alla ripartenza del campionato, a condizione che ci sia la massima sicurezza per tutti, sia per i giocatori che per tutti quelli che hanno un ruolo attivo nello svolgimento del campionato. Forse c’è un’accelerazione eccessiva – sottolinea – i numeri dei contagi e delle vittime sono un po’ elevati, io aspetterei qualche settimana in più per mettere in sicurezza l’intero sistema. Ci rendiamo conto che il calcio è una fetta importante del PIL di tutta Italia, ma è necessario ci sia la massima attenzione alla salute di tutti”.
Gli stipendi ai calciatori
“E’ fondamentale mantenere l’equilibrio di bilancio della società e il presidente sta già affrontando con alcuni giocatori, come Mancosu, Lucioni per esempio, questo discorso. Noi non possiamo permetterci il rischio che il Lecce Calcio corra dei rischi e attraversi esperienze come quelle che consociamo e che sono accadute in un tempo non troppo lontano”.
Ripartire in sicurezza prima di tutto, quindi, mantenendo un occhio ai conti della società e l’altro agli obiettivi che il Lecce non ha smesso di inseguire, anche da “fermo”. La missione salvezza è da portare a termine anche senza i cori degli spalti. Non sarà semplice, ma il Lecce dovrà farcela. Ci sono 12 battaglie che, tuttavia, la squadra non combatterà davvero da sola. Saranno tante le emozioni che arriveranno da casa quando al via del Mare si vedranno tutti i giocatori allineati, uno accanto all’altro, e si vedranno i primi piani dei loro volti, le loro espressioni, in attesa del fischio iniziale che romperà il silenzio assordante del Via del Mare, subito dopo l’inno della Uefa che, anche solo per la prima giornata della ripresa, sarebbe bello fosse sostituito da quello nazionale, cantato da tutti con la mano sul cuore.