CAVALLINO – La banalità del male non conosce limiti, così accade che nemmeno la morte freni la frustrazione di certi perdenti che si sentono “finalmente liberi”. Il trash regna sovrano ed è per questo che una torta che si prende gioco della morte ha il gusto della fogna che caratterizza certe boiate. Anche se alla fine si può dire che si stava festeggiando solo un compleanno (ma sulla torta c’era l’immagine della casa del defunto). Confondere l’avversario politico con il nemico da odiare è da pessimi politici. Ormai circola ovunque la voce che alcuni personaggi cavallinesi festanti davanti alla torta con il disegno del palazzo ducale di Cavallino e una frase che sembra alludere alla liberazione avvenuta grazie alla recente scomparsa (lo scorso 13 maggio 2020, a 86 anni) dell’onorevole Gaetano Gorgoni, “padre nobile” dell’attuale squadra al potere (allusione confermata dalle scuse alla famiglia di alcuni presenti tramite Facebook o telefonate il giorno dopo e dal fatto che il post del festeggiato è stato poi cancellato velocemente). La politica è un’arte più alta, dove vince chi ha più consenso. A parte la torta (con significati smentiti o meno) c’è chi si sente liberato (si narra addirittura di fuochi d’artificio sparati per festeggiare non si sa da chi), ma non si capisce da cosa: viviamo in democrazia e per questo anche i mediocri possono fingere di non aver mai vinto perché incatenati. Eppure è sotto gli occhi di tutti quello che ha fatto l’amministrazione Gorgoni: basta informarsi su quello che c’era prima.
Quando è stato eletto sindaco per la prima volta Gorgoni c’era un miliardo di debito, i monumenti erano in stato di abbandono: le cose andavano male sul piano delle opere pubbliche e dell’occupazione, inoltre la precedente amministrazione aveva pure detto sì alla discarica. Avete idea di cosa significhi costruire un parco commerciale, ospitare l’Università del Salento nel convento che prima era candente e abbandonato, dare vita a un museo diffuso negli scavi dove prima si giocava a pallone? Sapete come si edifica una Piazza degna al posto di una con un cesso pubblico sotto, che alla prima pioggia si allagava e fuoriuscivano le feci in una specie di mini-Venezia piena d’acqua fetida? Gorgoni è riuscito anche a far rinascere Casina Vernazza con un parco giochi e il teatro. Sono spuntate piazzette e parchi ovunque, anche a Castromediano. Sarebbe troppo lungo in questa sede parlare del recupero culturale e storico messo in campo dall’ex sindaco defunto. Cavallino è diventato anche un riferimento commerciale e in tanti hanno trovato lavoro. Si è trattato di una specie di deserto trasformato in oro. Giovanni Pellegrino, da sempre militante a sinistra, ha riconosciuto in più occasioni i meriti del suo avversario politico: altra politica, altro spessore, rispetto a quelli che avrebbero festeggiato (tutti hanno poi smentito).
Ma ci sono persino gli alleati di Michele Emiliano che conoscono bene il valore dell’ex deputato repubblicano scomparso, on. Gaetano Gorgoni, come il presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia, Paolo Pellegrino: “La mia più sentita vicinanza alla famiglia del compianto ex onorevole Gaetano Gorgoni per l’oltraggio alla sua memoria. Postare sui social le immagini di una torta e di alcuni partecipanti per festeggiare la scomparsa dell’ex sindaco di Cavallino è di quanto più ignobile possa esserci. I morti vanno sempre e comunque rispettati. Ce lo insegna il rispetto etico e umano che si dive, al netto delle appartenenze politiche e delle convinzioni religiose, a chi non è più tra noi. Mi auguro che gli autori di questa meschina messa in scena possano al più presto porgere pubblicamente le proprie scuse”.
“Sono amareggiato e deluso – ha dichiarato al Messaggero il sindaco Bruno Ciccarese Gorgoni – Conosco la maggior parte dei soggetti ritratti nella foto, tra i quali anche un vigile urbano in servizio nel Comune. E anche il giorno in cui è morto mio zio qualcuno ha fatto esplodere batterie di fuochi d’artificio. Valuterò, comunque, con i miei legali se vi siano gli estremi per procedere”. Possiamo dire, al di là di tutto, che molti aspri avversari politici del defunto non hanno imparato la lezione più grande dell’onorevole Gaetano Gorgoni: la buona politica è nelle cose che si riescono a realizzare, nei fatti concreti, non nelle parole e nei veti senza proposte serie. Per ora loro saranno ricordati per il cattivo gusto di quella torta con l’immagine della residenza dell’ex sindaco, che sa della stessa merda galleggiante, durante la pioggia, che spuntava fuori quando
l’onorevole Gaetano Gorgoni non era ancora arrivato per rimettere in sesto il suo paese che divenne città d’arte.
AGGIORNAMENTO:
In serata alcuni dei partecipanti a quella festa di compleanno di un 60 enne, in una pizzeria, si sono dissociati e hanno spiegato di aver visto all’ultimo momento la torta. Il festeggiato (noto oppositore dell’amministrazione Gorgoni) si è presa tutta la responsabilità della vicenda e ha chiarito di non aver voluto festeggiare alcuna morte, ma solo la liberazione dal covid.
FITTO: LA MORTE MERITA SEMPRE RISPETTO. VICINO ALLA FAMIGLIA GORGONI E ALLA COMUNITA’ DI CAVALLINO
In serata è arrivata anche la dichiarazione dell’on. Raffaele Fitto:
“’Una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere’, affido alle parole di Foscolo tutta l’amarezza che provo dopo aver appreso la notizia che un gruppo di cittadini di Cavallino ha festeggiato, addirittura con una torta, la morte dell’ex parlamentare e sindaco, Gaetano Gorgoni. Si può essere avversari politici e non condividere l’operato di un amministratore, ma la morte, anche del peggior nemico, merita rispetto. Sono vicino alla famiglia e a tutta la comunità di Cavallino per questo vile e spregevole gesto”.
IL COMUNICATO DEL PD PROVINCIALE
“Apprendere questo tipo di notizie dispiace veramente. Il rispetto per la morte non ha colore politico: è un fatto insito nella cultura e nell’animo di ognuno di noi.
La nostra vicinanza alla famiglia e la condanna per quanto accaduto”.
ANCHE LA MINISTRA TERESA BELLANOVA STIGMATIZZA L’ACCADUTO
“Si può essere avversari ma il rispetto e il riconoscimento non possono e non devono venire mai meno. Questa è la mia pratica della politica. Di certo non si può festeggiare la morte di uno di loro. È vergognoso. La libertà, quella vera, si alimenta con il lavoro politico rigoroso e quotidiano. Quanto accaduto a Cavallino, in provincia di Lecce, è una bruttissima pagina per quella comunità, una ferita grave. A Bruno Ciccarese e alla famiglia Gorgoni tutta la mia vicinanza”.