SALENTO – Due arresti e cinque denunce nel basso Salento ad opera dei carabinieri della Compagnia di Casarano, coadiuvati dallo squadrone eliportato “Cacciatori di Puglia”. Le manette sono scattate a Taviano e Collepasso, mentre le denunce nei comuni di Taurisano, Taviano, Parabita e Ugento.
Nella Città dei Fiori, i carabinieri sono intervenuti presso un’agenzia immobiliare, dove un uomo si era presentato armato di cacciavite ed aveva tentato di entrare nei locali con la forza, per incontrare una donna sua conoscente e dipendente dell’agenzia. Già destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, l’uomo ha inoltre minacciato uno dei dipendenti, ma è bloccato sul posto dai carabinieri ed arrestato in flagranza di reato: è stato accompagnato in carcere.
Nel comune di Collepasso, invece, i militari hanno prelevato ed accompagnato in carcere Cosimo Paglialonga, 66enne del posto, già ai domiciliari, perché condannato alla pena detentiva residua di 7 anni, 4 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso, commesso fino al maggio 2015 nella provincia di Lecce.
Nel corso dei controlli dei carabinieri, eseguiti su tutto il territorio di competenza, sono state denunciate – come detto – anche cinque persone. A Taurisano, un uomo è stato trovato in possesso di 9,5 grammi di marijuana occultati in camera da letto; a Taviano, invece, due uomini sono stati sorpresi alla guida delle rispettive autovetture in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di stupefacenti, ma si sono rifiutati di sottoporsi agli accertamenti e sono stati pertanto denunciati.
Nell’abitazione di un uomo di Parabita, incensurato, invece, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una katana lunga un metro nonché due contenitori contenenti 5 grammi di marijuana e 100 euro in banconote di vario taglio. Infine, ad Ugento, è finito nei guai un uomo del posto, perché sorpreso a rubare l’energia elettrica: manomettendo i sigilli al proprio contantore, aveva attivato fraudolentemente la distribuzione di energia mediate un collegamento diretto alla linea dell’Enel. Nel corso delle verifiche, inoltre, sono stati segnalati al Prefetto 5 giovani, sorpresi con modiche quantità di stupefacenti.