Quando era un giovane calciatore brasiliano sognava di approdare in una squadra europea, quel sogno Gabriel Vasconcelos Ferreira, per tutti solo Gabriel, lo ha realizzato a 22 anni, nel 2012, passando dal Cruzeiro, club brasiliano in cui era cresciuto, al Milan. Proprio di quella squadra e di quella città conserva piacevoli ricordi, tuttavia non c’è tempo per i sentimenti, non più, non ora che il campionato riprende e si correre per la salvezza. E pazienza se il primo avversario del campionato “Post-emergenza Covid” è proprio quello stesso Milan. L’estremo difensore giallorosso non confonde i ricordi con l’obiettivo; e l’obiettivo oggi si chiama salvezza
“Ho dei bei ricordi con il Milan, è stata la mia squadra in Europa, quella che mi ha fatto realizzare il mio primo sogno dal bambino – racconta il giocatore – Ero un ragazzo brasiliano e sognavo di arrivare qui. Ho trovato una famiglia a Milanello e anche degli amici, ma sono ricordi che restano fuori dal campo”
Il Lecce intanto si allena a porte chiuse presso l’Acaya Golf Club in vista della prima partita il prossimo 23 giugno, al Via del Mare
“Stiamo lavorando molto duramente tutti i giorni, dobbiamo riprendere la forma di prima, e questo sia per l’aspetto fisico che per quello tecnico. Stiamo lavorando bene”.
Altre 12 partite da giocare, tutte nuove perché nuova sarà la situazione, ogni tre giorni in campo e senza il pubblico
“Ci possono essere tante sorprese adesso perché è un campionato nuovo – dice Gabriel – si giocherà ogni tre giorni e già è un discorso diverso, così come è diverso il fatto che non ci saranno i tifosi. Sono tanti gli aspetti che possono influire sui risultati, anche il caldo, per esempio. Mantenere intensità per 90 minuti quando le temperature sono elevate è difficile, quello può creare spazi e far si che le squadre si allunghino. Per quanto riguarda il fattore tifosi c’è da dire che ci mancheranno; abbiamo avuto sempre il solo sostegno sia in casa che in trasferta, anche dopo i risultati negativi e sentirli vicini ed è stato fondamentale. Questo ci mancherà, ma cercheremo di fare il massimo per farli gioire anche da casa”
Calma e gesso. Restando sempre lucidi
E’ importante partire bene – spiega il portiere – ma ricordiamo che ci sono 12 partite quindi non vuole dire che se non fai punti nella prima giornata hai perso tutto. Dobbiamo però cercare di fare punti subito perché abbiamo un obiettivo e siamo concentrati su quello. Faremo il massimo per raggiungerlo. Ci vorranno tante energie fisiche perché giocando ogni tre giorni avremo delle esigenze importanti, ma la testa sarà fondamentale perché le gambe e il corpo dipendono dalla mente. Quindi: concentrazione e preparazione”