GALATINA/NARDO’ (Lecce) – Quattro indagati per una rissa all’esterno di un bar di Collemeto probabilmente per motivi di droga. C’è l’inchiesta avviata dagli agenti del Commissariato di Galatina insieme ai colleghi di Nardò su un episodio di cronaca accaduto a metà gennaio. Perché due dei quattro contendenti arrivano proprio da Nardò. Le accuse, al momento, sono quelle di rissa, minacce detenzione di arma. E sì perché durante la zuffa sarebbe spuntata una pistola.
Il pubblico ministero Rosaria Petrolo, titolare del fascicolo, ha conferito incarico all’ingegnera Tania De Benedittis di verificare il contenuto dei telefoni (sms, chat, telefonate) a caccia di qualche indizio che possa permettere di dare la svolta alle indagini. Un presunto debito di droga alla base della zuffa che due fratelli di galatina di 21 e 20 anni avrebbero contratto con i loro presunti fornitori.
E i pusher di 21 e 34 anni, così come indicati nelle carte dell’inchiesta, si sarebbero presentati nel bar frequentato dai due fratelli. La discussione sarebbe ben presto degenerata fino a quando non sarebbe spuntata una pistola impugnata da uno dei due fratelli. E a quel punto i neretini avrebbero abbandonato il bar lasciando anche l’auto con cui avevano raggiunto la frazione di Galatina per regolare i conti perdendo per strada uno dei due telefonini. Nessuno si è presentato in ospedale. Nessuno si è presentato in caserma per denunciare. In breve sul luogo sono confluiti gli agenti del Commissariato di Galatina (alla guida dalla vice questore Eliana Martella) insieme ai colleghi di Nardò (diretti dalla vice questore Sabrina Manzone).
I poliziotti hanno recuperato l’auto e il telefonino e ascoltato decine e decine di persone. In breve si è giunti all’identificazione dei presunti partecipanti alla rissa. Ora, però, si cercherà di fornire un movente preciso. A seguire gli sviluppi dell’inchiesta per conto degli indagati, gli avvocati Ester Nemola e Massimo Muci.