CASARANO (Lecce) – Stalking ai danni del figlio per la gestione di alcune abitazioni estive e la madre finisce sotto inchiesta. E con un provvedimento a firma del gip Marcello Rizzo scatta anche il divieto di avvicinamento. A.R.L., 62enne di Casarano, dovrà ora comparire davanti ad un giudice e fornire la propria spiegazione nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Dopo aver rivendicato il possesso dell’immobile adibito a b&b “questa è casa mia…proprietà privata; mo ti taglio in due il portone e ti svuoto…se mi sfiori, io vado in ospedale e crederanno sempre e solo a me” andava ripetendo più volte, la donna sarebbe passata alle vie di fatto: appostamenti nei pressi dell’abitazione; continue minacce prospettando conseguenze nefaste nei riguardi dei clienti con l’evidente intento di interferire nell’andamento degli affari e di accedere nell’immobile. In una circostanza la donna, con la complicità di un’amica, è anche riuscita ad entrare in casa trafugando pentole, piatti, stoviglie, arredi esterni oltre a svariati elettrodomestici trovati in giardino.
Le denunce del figlio, assistito dall’avvocato Cristiano Portone, hanno attivato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Salve. L’uomo ha messo nero su bianco i timori ad uscire anche e solo per fare la spesa e per questo preferiva rimanere a casa. Alle denunce sono stati allegati video e foto e gli episodi sono stati confermati anche da un amico sentito a sommarie informazioni. Ed effettivamente visionando le immagini delle telecamere installate all’esterno dell’abitazione i militari hanno trovato conferma al contenuto delle denunce e delle testimonianze.
“Nessun effetto dissuasivo ha operato la conoscenza della pendenza del procedimento penale a suo carico – scrive il gip – dato che la donna ha persistito nei suoi atteggiamenti anche dopo essere stata convocata dai carabinieri per fornire la propria versione”. L’indagata è difesa dall’avvocato Walter Gravante.