HomeCronacaMaltrattava la compagna e abusava sessualmente della figliastra 13enne: indagato il patrigno

Maltrattava la compagna e abusava sessualmente della figliastra 13enne: indagato il patrigno

LECCE – Finì in carcere lo scorso 18 febbraio con l’accusa di aver maltrattato la compagna che aveva conosciuto con delle lettere mentre si trovava in carcere in Germania per uxoricidio e la figlia della donna di 13 anni di cui avrebbe abusato sessualmente ripetutamente. Per un 44enne, originario di San Pietro Vernotico ma residente in un comune del circondario di Maglie, l’inchiesta è arrivata ad un primo punto di svolta con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a firma della pm Simona Rizzo in cui vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale (inizialmente l’accusa era di atti sessuali con minorenni) e tentata violenza sessuale.

Secondo le indagini, dal maggio del 2020 sino al 16 novembre del 2021, l’uomo si sarebbe trasformato nell’aguzzino delle due donne che non avrebbero più alcun avuto alcun tipo di possibilità di avere rapporti con il mondo esterno relegate e confinate com’erano in casa. Anzi, a mamma e figlia era impedito persino di comunicare fra loro. E in una circostanza, l’uomo avrebbe picchiato la figliastra perché sorpresa a dialogare con la madre. Più in generale gli episodi di violenza nei confronti della ragazzina sarebbero statio continui e ripetuti. Schaiffi, colpi di cinta sulle cosce e sulle schiena, tirate di capelli, calci in pancia e offese penati sul suo conto.

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E, nell’atto notificato nelle scorse ore, si ipotizzano anche casi di violenza sessuale. Dopo l’arresto, l’uomo si è difeso nel corso dell’interrogatorio di garanzia negando di essere la persona tratteggiata da mamma e figlia e di essere stato soltanto una vittima delle menzogne della donna che, a causa di problemi personali, trascorreva le giornate a letto così da doverla rimpiazzare nella gestione delle faccende di casa e nella crescita della minore tanto da doversi annotare il ciclo mestruale per acquistarle ogni volta gli assorbenti. Nel frattempo, lo psichiatra Domenico Suma ha depositato la sua relazione dopo l’incidente probatorio stabilendo che la ragazzina, affetta da un lieve deficit mentale, sia attendibile. E nel fascicolo, prima della chiusura delle indagini, è confluita anche la consulenza del consulente Silverio Greco sui messaggi intercorsi tra le parti. Dal 22 luglio l’uomo si trova ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto dopo che la gip Alessandra Sermarini ha accolto l’istanza degli avvocati Rita Ciccarese e Francesco Calcagnile alleggerendo la misutra cautelare in carere. Ora l’indagato avrà una ventina di giorni a propria disposizione per chiedere di essere interrogato o per produrre memorie difensive. 

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