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VERNOLE/LECCE – Travolse un automobilista – nel frattempo uscito dall’abitacolo della sua macchina dopo essersi cappottato più volte – uccidendolo sul colpo. Ma, otto anni dopo quella tragedia, il presunto responsabile della morte del 39enne leccese Cosimo Melorio, è stato assolto dalle accuse di omicidio stradale, ricettazione e distruzione di elemento probatorio così come sancito dai giudici della seconda sezione penale (Presidente Cinzia Vergine). Sul banco degli imputati era finito R.T., un 54enne di Vernole, per quell’incidente avvenuto nel cuore della notte tra il 14 e il 15 marzo del 2015 sulla provinciale Vernole-Lecce.
L’imputato procedeva verso il capoluogo come la vittima. Quest’ultima, stando ai rilievi dei carabinieri e ai successivi accertamenti, procedeva ad una velocità superiore ai 40 km/h (limite imposto su quel tratto di strada) e non riuscì a scorgere la sagoma del 39enne uscito dall’abitacolo della propria auto dopo un incidente che non aveva coinvolto altri mezzi. R.T. travolse l’uomo scaraventandolo sull’opposta corsia con direzione Vernole deceduto poco dopo per i vari traumi riportati. Anche una seconda vettura, sulla quale viaggiavano due persone, è rimasta coinvolta, seppur indirettamente nel sinistro: una Fiat Punto che, proveniente dal senso di marcia opposta cercò di scansare il cadavere del 39enne uscendo fuori strada.
L’istruttoria ha però dimostrato l’innocenza dell’imputato, difeso dall’avvocato Dario Congedo. Per conoscere il deposito delle motivazioni sarà necessario attendere i prossimi tre mesi.
