LECCE – A distanza di due anni dalla modifica del sistema di tassazione, si torna a ripensarne la struttura.
I rappresentanti di Udu Lecce dichiarano la loro amarezza: “Non possiamo accettare di ritrovarci, dopo due anni, ad affrontare una modifica del sistema di tassazione. Soprattutto di un sistema che mira, ancora una volta, all’aumento delle tasse pagate da studenti e studentesse e a incidere sulla situazione economica di ognuno”.
Nel 2021, di fatti, venne approvato dal Consiglio di Amministrazione un nuovo sistema di tassazione che vedeva l’aumento delle tasse per tutti coloro che non rientrano nella no-tax zone (ovvero con isee al di sopra di 25.000 euro).
Ribadisce Udu Lecce, a seguito dell’approvazione del nuovo modello dalla Commissione Bilancio prima, e dal Senato Accademico poi: “Il nuovo modello proposto dall’Università rappresenta un sistema che, ancora una volta, va a scapito di tutti quegli studenti e quelle studentesse che si trovano nella fascia di reddito appena superiore alla no-tax zone”.
Effettivamente, con il nuovo sistema di tassazione, si denota un aumento che parte da 155,55 euro per arrivare ad oltre 390 euro per ogni fascia.
In un’Università pubblica, in cui i disservizi sono maggiori dei servizi offerti, crediamo che sia necessario apportare migliorie su quanto viene offerto dall’Università prima di poter aumentare le tasse, a due anni dall’ultima sfavorevole modifica in tal senso”.
Il nuovo modello proposto dagli organi presenta delle insidie ancora peggiori rispetto a quello passato, per cui si era già abbondantemente combattuto e protestato.
Laura Piccirillo, Senatrice Accademica per Udu Lecce dichiara: “Ci battiamo da anni perché la nostra Università venga finanziata maggiormente a livello nazionale, e continueremo ad alzare la voce per questo. Ciò non implica, tuttavia, un ulteriore tragico cambiamento del sistema di tassazione.
Tuttavia, dopo le nostre battaglie contro la cosiddetta ‘logica del merito’, una nota positiva in tale modello è sicuramente riscontrabile nella diminuzione della riduzione delle tasse, appunto, per merito. Questo è un piccolo passo avanti per la nostra Università, che non basta a coprire i risvolti negativi del sistema presentato; noi faremo del nostro meglio per bloccarne la realizzazione anche nel Consiglio di Amministrazione.”
A seguito delle proteste in Commissione Bilancio e in Senato Accademico, si attenderà la seduta del Consiglio di amministrazione per continuare, a gran voce, a sottolineare le enormi problematicità del sistema proposto.