“Incastrato” da un neo ma non era lui: assolto 20enne

LECCE – Era stato inchiodato da un neo sotto l’orecchio e per questo “dettaglio” era stato identificato come uno dei due giovani che, il 9 maggio del 2022, non si sarebbe fermato all’alt degli agenti di polizia a bordo di uno scooter sprovvisto di targa e risultato rubato due settimane prima. Sul banco degli imputati A.F.S., un 20enne di Lecce, era finito con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Proprio il particolare del neo oltre alle dichiarazioni di un testimone lo avevano virtualmente inchiodato.

Di fatto l’imputato, difeso dall’avvocato Raffaele Benfatto, è stato assolto per non aver commesso il fatto perché come evidenzia nelle motivazioni depositate nei giorni scorsi la giudice della seconda sezione penale del tribunale di Lecce Bianca Maria Todaro, “dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza acquisite agli atti non emergono quei segni distintivi (neo sotto l’orecchio) e di riconoscibilità (fattezze fisiche) ricondotte dagli operanti con incomprensibile certezza alla persona dell’odierno imputato”.

In più il giovane leccese aveva dalla sua un alibi di ferro sulla scorta delle dichiarazioni fornite da un amico con il quale A.F.S. aveva trascorso quel pomeriggio, utilizzando l’auto di famiglia, e da una foto proprio postata su facebook proprio mentre si trovava in compagnia sempre della stessa personaI.