LECCE – Oggi, 7 giugno, studenti e studentesse continuano la mobilitazione contro l’aumento della contribuzione studentesca durante le sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione: dopo un primo avanzamento raggiunto all’interno del Senato Accademico, la proposta definitiva è stata approvata all’unanimità nel Consiglio di Amministrazione.
“Come sindacati studenteschi, in Commissione Bilancio abbiamo cercato di riformulare il modello di contribuzione proposto dall’amministrazione, in modo tale che l’aumento non andasse a gravare in maniera spropositata e smisurata sulle tasche degli studenti e delle studentesse, in particolar modo sulle fasce più deboli – spiegano le associazioni studentesche Link e Udu in un comunicato congiunto – Non possiamo essere soddisfatti, l’amministrazione in qualunque caso ha voluto adottare una linea politica contrastante alle necessità della componente studentesca costringendoci a presentare una proposta che fosse di mediazione, tutelando il mantenimento della no-tax area e le fasce più deboli. La proposta dei sindacati studenteschi tutela anche le fasce superiori ai 40mila euro di ISEE prevedendo un aumento della contribuzione più calmierato e progressivo, rispetto a quello inizialmente proposto dall’amministrazione dell’Università del Salento”. – dichiara Laura Perrone, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento.
“All’interno del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione il modello di contribuzione presentato dai sindacati studenteschi è stato votato all’unanimità riconoscendo la responsabilità delle rappresentanze sindacali nell’adozione di queste scelte politiche. Auspichiamo che all’interno delle discussioni nazionali nella CRUI e nelle interlocuzioni con il Ministero dell’Università e della Ricerca, la stessa amministrazione dell’Università del Salento riporti le necessità che riguardano gli atenei del Mezzogiorno e delle aree interne sul piano economico-finanziario, sottolineando quanto questi ultimi siano colpiti dall’attuale fondo di finanziamento ordinario”. – dichiara Rachele Savina, rappresentante degli studenti in Senato Accademico.
“Apprezziamo sicuramente l’apertura del consiglio d’amministrazione e il dialogo che si è riusciti a portare avanti nelle ultime settimane – continua Marinella Milia, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento – tuttavia il nostro faro continua ad essere la gratuità della formazione, pertanto non possiamo sicuramente considerare il risultato odierno come una grande vittoria. Siamo riusciti a contenere l’aumento della contribuzione studentesca rispetto all’iniziale proposta della governance, ma continuiamo a non condividere l’idea che si debba gravare sulle tasche degli studenti, soprattutto alla luce del carovita generale che si sta verificando negli ultimi mesi.
Conclude Laura Piccirillo, rappresentante degli studenti in Senato Accademico: “Speriamo che il compromesso che si è arrivati ad ottenere quest’anno durante le innumerevoli discussioni, e che era totalmente mancato negli anni precedenti, possa essere solo il primo passo verso una totale comprensione da parte dell’amministrazione delle nostre lotte e delle nostre richieste; al fine di una tutela sempre più completa della componente studentesca.
Come sindacati studenteschi cercheremo sempre in ogni modo e con tutti i mezzi di tutelare la componente studentesca, per questo crediamo che la discussione sia effettivamente andata nella direzione migliore, cioè quella che garantisce un modello di contribuzione studentesca progressivo e che non pesi eccessivamente sulle tasche degli studenti e delle studentesse”.