LECCE – Oggi la seconda sezione collegiale Tribunale di Lecce, Presidente Pietro Baffa, ha emesso sentenza di assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) in favore di Stefano Vernole e Erihs Spedicato, entrambi di Lecce e difesi dall’avvocato Giuseppe Milli dopo un lungo processo terminato quasi a 4 anni di distanza dai fatti. La vicenda riguardava un episodio avvenuto il 19 gennaio 2020 in occasione di Lecce-Inter conclusa con il risultato di 1-1. Al goal di vantaggio dell’Inter si accendeva una lite tra tifosi di opposte tifoserie.
Il successivo 31 gennaio veniva organizzata una conferenza stampa presso la Questura di Lecce in cui veniva divulgata la notizia che tre tifosi leccesi (il terzo Alessandro Capone sarebbe poi stato giudicato con rito abbreviato a 3 anni e 8 mesi di reclusione) erano stati indagati con le accuse di lesioni personali aggravate, rapina aggravata consumata e infine tentata rapina ai danni di una donna originaria di Fasano (in provincia di Brindisi) e di due altri tifosi interisti, tra cui un minore, di Conversano (comune della provincia di Bari).
Il lungo e capillare dibattimento ha dimostrato senza dubbio l’innocenza di Vernole e Spedicato soprattutto grazie ad una perizia tecnica sull’ unico elemento di prova utilizzato: un video amatoriale acquisito dalla Digos da uno spettatore. I poliziotti intervenuti e gli stewards presenti ed esaminati dal Tribunale non sono stati in grado di scardinare quanto la difesa aveva cristallizzato nella perizia in favore degli imputati. I testimoni delle persone offese, invece, avevano riferito circostanze del tutto differenti da quelle che si notavano dalla visione del video. Ulteriore tassello che ha definitivamente corroborato l’innocenza di Vernole e Spedicato è stata la strategia difensiva finalizzata all’esame di testimoni attraverso la comparazione contestuale tra quanto ebbero a riferire e le immagini che scorrevano e i fotogrammi estrapolati.
“Tutto ciò ha posto la parola fine a un calvario durato 4 anni – commenta l’avvocato Milli – durante i quali gli imputati hanno scontato (senza possibilità di poter essere indennizzati o risarciti) ben 3 anni di daspo con obbligo di firma, una vera e propria gogna mediatica post conferenza stampa e il processo penale a loro carico. Vederli in lacrime alla lettura della sentenza – prosegue l’avvocato Milli – mi ripaga di tanto lavoro e sia da monito a coloro che troppo frettolosamente condannano prima di un giudizio del giudice anche se il rammarico è tanto poiché indagini più serene avrebbero certamente evitato questo ennesimo danno a carico di tifosi che come sempre pagano in anticipo senza possibilità di difesa solo dopo molto tempo a costo di tanto dolore sofferto poi vedono trionfare la Giustizia”.