Carte false per interventi edilizi in un albergo? Prescrizione e assoluzioni per gli imputati

SANNICOLA (Lecce) – In prescrizione gran parte delle accuse. Si chiude in una bolla di sapone l’inchiesta l’inchiesta  su un presunto intrico di falsi per autorizzare interventi edilizi nell’hotel “Villa Ravenna”, una struttura di altissimo livello tra le più belle del Salento, che si staglia sulla provinciale Sannicola-San Simone.

I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Lecce (Presidente Bianca Maria Todaro), a fronte delle richieste del sostituto procuratore Massimiliano Carducci aveva invocato pene da 1 a 2 anni e 4 mesi: Claudio De Prezzo, 60 anni, di Sannicola, amministratore e gestore di fatto della società “Villa Ravenna” proprietaria della struttura; Anna Pisanello, 87 anni, di Sannicola, legale rappresentante della società; Salvatore Pellegrino, 58 anni, di Nardò, tecnico progettista e direttore dei lavori fino al 20 luglio 2015 e dal 17 maggio 2017; Gianpaolo Miglietta, 61 anni, di Tuglie, Responsabile del 3° Settore dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sannicola; Giordano Carrozzo, 59 anni, di Melendugno, responsabile del Suap del Comune di Sannicola; Giuseppe Ingrosso, 54 anni, di Lecce, Responsabile del Procedimento relativo al Parere di conformità edilizia e urbanistica; Luigi Verardi, 56 anni, di Racale, tecnico progettista e direttore dei lavori (dal 20 luglio del 2015).

Per quest’ultimo il verdetto è stato di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, quello di false attestazioni sulla realizzazione di opere murarie. La Regione Puglia si era costituita parte civile.

Novanta giorni per il deposito delle motivazioni. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luigi Corvaglia, Alberto Gatto, Pantaleo De Pace, Francesco Galluccio Mezio, Anna Maria Mazzo e Angelo Vantaggiato.