Submersio, secondo appuntamento all’Ipogeo Bacile di Spongano con il duo Dervisci

SPONGANO – Venerdì 14 marzo, dalle 19.00, la rassegna “Submersio” presso il suggestivo ed evocativo Ipogeo Bacile di Spongano, ospita l’ipnotico e onirico live del duo salentino “Dervisci”

Progetto che nasce da una visione comune tra le menti di Queemose (Andrea Calella, synth e drum machine), producer ventennale e live performer e Globe@t aka Heartbeat (Tommaso Bonuso, mixer e turntables), dj di lungo corso formatosi nell’underground della club culture old school, ricercatore e collezionista di vinili. Mossi da una profonda esigenza di espressione sonora e psichica, i due artisti salentini percorrono un intimo sentiero sonoro personale e liberatorio tracciato dalla pura sperimentazione.

Si esibiscono su importanti palchi, come il Fano Jazz By The Sea 2023 (stage Cosmic Journey, una delle rassegne piu prestigiose del settore della musica innovativa, di ricerca e della sperimentazione) dove consolideranno una preziosa riconferma nell’anno seguente e diversi importanti club e festival internazionali, con la loro singolare linea sonora “arabesque” ed esotica, in perfomance live ibride che fondono analogico, synth, beat dei vinili e degli speciali ed eclettici strumenti elettroacustici progettati e costruiti dallo stesso Queemose.

L’influenza del pensiero di uno dei maestri ispiratori, Battiato, viene celebrato nel loro primo apprezzato lavoro discografico congiunto, con l’incisione su vinile di “Exodo” (dall’album L’arca di Noè 1982) in una nuova veste elettronica disegnata attorno al profetico testo. Esperimento ben riuscito che ha ricevuto notevoli apprezzamenti tra gli addetti di settore e in particolare ricevendo l’approved con il passaggio nelle consolle di Djs del calibro di Ralf, Farfa, Baldelli, Alex Neri, Dj Rocca e altri artisti internazionali.

“..Come Dervisches Tourners che girano sulle spine dorsali…”, la danza ipnotica che connette con il divino che rimanda al concetto universale del movimento della natura e conduce in un moto vorticoso all‘alienazione della dimensione materiale e terrena. In armonia e predisposizione a questa linea filosofica, il duo, propone set dai suoni sofisticati e ritmi elettronici dal timbro fortemente analogico, richiamando decadi di contaminazioni e sperimentazioni, dall’afro-etno beat all‘elettronica, in una fusion dalle tinte orientali, mistiche e cosmiche, un viaggio alla ricerca del suono incantatore, tra vinili selezionati, interventi synth live e strumenti musicali autocostruiti firmati Queemose, in una magica connessione con il pubblico.

Un trasporto di energia spirituale e onirica, a tratti eterea, che mira, come esigenza dei due artisti, a riassorbire e goder la musica e il suono per quello che realmente è, nella sua più autentica purezza, distaccato dalle logiche di mercato, dalle dinamiche commerciali e dalle mode e tendenze contemporanee, celebrando in purezza il reale e sospeso “non tempo” che la musica come altre forme espressive e artistiche può donare. Un viaggio sonoro, questa volta dipinto espressamente per il luogo, con un particolare focus di matrice ambient.