Il Como domina il Lecce e festeggia la salvezza, per i giallorossi è profondo rosso. La Nord contesta Corvino e Sticchi

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Via del Mare gremito, un picco di ventottomila spettatori per Lecce-Como: una bella giornata di sole per le speranze del Lecce di guadagnare punti salvezza. Fabregas alla vigilia dice chiaramente che la sua squadra non farà sconti. Giampaolo si affida al suo pubblico e torna all’antico come impostazione del modulo.
Lecce col 4-3-3 ed in campo Falcone; Danilo Veiga, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Coulibaly, Ramadani; Pierotti, Helgason, Tete Morente; Krstovic.
Como col 4-2-3-1 e sullo scacchiere Butez; Vojvoda, Goldaniga, Kempf, Alberto Moreno; Caqueret, Da Cunha; Ikoné, Nico Paz, Diao; Douvikas.

Inizio convinto per il Como che mostra da subito la volontà di fare la partita e di incidere, fra i più attivi si segnala Nico Paz. Il Lecce si ricava un paio di opportunità, prima con Krstovic che va anche a segno, ma, in posizione di offside e poi con Morente che impegna seriamente l’estremo difensore lombardo. Fino alla mezz’ora è la formazione salentina ad imprimere il controllo del match fino al minuto trentatré quando Nico Paz imbecca sul filo del fuorigioco Diao che infila la difesa del Lecce e fredda Falcone, 0-1 ed è buio pesto per gli undici di Giampaolo. Morente assieme a Krstovic provano a scuotere il reparto offensivo, però, la retroguardia del Como non molla di una virgola. Si fa male Valle per gli ospiti ed al suo posto Fabregas schiera Moreno. Si scaldano gli animi e si va al riposo con il Lecce che dovrà registrare tutto e cercare soluzioni utili.

Secondo tempo, Giampaolo inserisce Berisha per Coulibaly. Approccio ragionato del Lecce che intende portarsi avanti senza strappi. Doppio cambio nel Lecce, dentro N’Dri e Pierret per Helgason e Pierotti, intanto le sortite di Krstovic sono fermate con le cattive dagli avversari. Occasione Lecce, Gaspar non aggancia per poco a due passi dalla porta. Goldaniga e compagni provano a prendere le misure al Lecce, ma, sugli sviluppi di un’azione insistita Morente si avvicina al pari con un tiro da fuori area. Gli animi sono sempre più caldi quando i giallorossi recriminano su un presunto fallo ai danni di Krstovic al limite dell’area comasca. Cambia il Como. Minuto sessantanove entra Strefezza esce Ikone’. Per il Lecce fuori Morente e dentro Banda.
Nonostante qualche timida reazione affidata a N’dry, il Lecce non affonda mai. Entra anche Rebic per Ramadani ma la musica è sempre pessima. Fabregas fa l’ultima girandola di cambi e mette fuori Nico Paz, Douvikas e Perrone: dentro Caqueret, Engelhardt e Gabrielloni. La doppia doccia gelata arriva al minuto ottantadue quando Goldaniga su punizione beffa Falcone, 0-2 e sul Lecce cala l’ombra della sconfitta e delle serie cadetta. I tifosi dalla curva chiedono a Corvino di fare le valigie e scatta la scontata contestazione e la conseguente delusione. C’è tempo per il tris, firmato da Diao che approfitta del Lecce assai scoperto 0-3. Un disastro non annunciato per i giallorossi. Finisce con questo terribile 0-3 ed i prossimi turni per il Lecce sono più che proibitivi, ci vorrà un miracolo per salvarsi.