Un seduta monotematica del Consiglio regionale presumibilmente tra il 13 e 14 gennaio 2011 sulla problematica del processo di internalizzazione dei precari nelle Aziende sanitarie. E’ questo l’esito dell’incontro che ha avuto luogo in Consiglio regionale tra i vertici regionali
(Presidente Vendola, Assessore Fiore, Presidente Introna, capigruppo del centro sinistra, dell’UDC oltre ad altri consiglieri regionali della maggioranza) e una delegazione degli stessi precari appartenenti a diverse organizzazioni sindacali.
Questi ultimi, dopo aver evidenziato la condizione di grosso disagio che stanno vivendo, hanno sottolineato in particolare l’inaccettabile discriminazione cui sono stati soggetti per via del fatto che in alcune aziende il percorso di internalizzazione è stato avviato ed in altre no. Ragion per cui chiedono che fino alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità della legge regionale specifica, vengano uniformati i trattamenti di tutti gli interessati in tutte le aziende sanitarie pugliesi.
L’Assessore Fiore ha ripercorso sinteticamente i vari passaggi della vicenda. L’interlocuzione aziende esternalizzate-organizzazioni sindacali-direzioni generali – ha detto – non sempre è stata sufficientemente funzionale. Ciò ha determinato ritardi nell’avvio del percorso unitamente alle resistenze che sono state riscontrate in alcune situazioni, determinando un avvio del percorso a macchia di leopardo. Poi sono subentrati i rigidi vincoli posti dal Piano di rientro firmato a Roma il 29 novembre scorso. Fiore ha anche tranquillizzato i lavoratori assicurando che laddove le aziende hanno avviato gare d’appalto per la fornitura del servizio sono state sempre previste le clausole di dissolvenza per salvaguardare i lavoratori interessati ai processi di internalizzazione.
“Sono pronto a chiedere scusa al Ministro Fitto anche in televisione – ha ripetuto più volte il Presidente Vendola – se accetterà di riaprire un tavolo di interlocuzione su questo specifico problema”. Il presidente ha espresso il suo compiacimento per aver verificato finalmente l’esistenza di una posizione sindacale a livello regionale di ampio respiro con la partecipazione di pressoché tutte le sigle. “Il sindacato – ha detto – ha una forza che deriva della paura degli ‘altri’ visto che la piattaforma rivendicativa portata avanti è condivisibile” e ha sollecitato un documento sindacale unitario regionale. E’ necessario porre una vertenza nazionale forte, visto che l’unico tentativo fatto al riguardo in precedenza è stato un intervento dall’On. Franceschini in Parlamento nel corso di una question time, dopo che ci fu una riunione in merito di tutti i parlamentari del centro sinistra pugliesi.
“Non ci sono forze politiche in Consiglio regionale – ha specificato il Presidente Introna – contrarie al processo di internalizzazione”, che ha ricordato come la legge regionale fu approvato all’unanimità. Il Presidente si è impegnato a convocare a breve la riunione dell’Ufficio di Presidenza onde fissare una seduta del Consiglio regionale monotematica presumibilmente per il 13 – 14 gennaio. I sindacati hanno preannunciato una manifestazione a Roma per il 18 gennaio. Il presidente Vendola ha garantito la sua presenza.