Cavani-Juventus 3-0. Potrebbe sintetizzarsi così il match clou della diciannovesima giornata, l’ultimo del girone d’andata. La sfida del San Paolo, infatti, è stata decisa dal “matador”, a segno con una tripletta; troppo poca Juventus per questo Napoli straripante che ora, complice la sconfitta della Lazio in casa contro il Lecce, è solo al secondo posto, a quattro punti dal Milan capolista.
I bianconeri invece, sempre più in crisi, scivolano al sesto posto a pari punti con il Palermo (31).
Rocambolesca la partita di San Siro tra Milan e Udinese finita 4-4. Dopo il primo tempo, terminato 1-1, i friulani prima si sono portati sul 3-1 grazie ai gol di Sanchez e Di Natale, poi si sono fatti raggiungere da Pato e dall’autogol di Benatia e, quando ormai la partita sembrava vinta, dopo il gol del 4-3 di Denis al 89’, è arrivato il solito Ibra a guastare le feste, pareggiando i conti. Uno spettacolo raro da vedere in Italia, ma sicuramente qualche debole di cuore ne avrebbe volentieri fatto a meno. Il Milan resta primo nonostante il pari, mentre sono da segnalare altri due assist di Cassano, arrivato a quota tre in appena due scampoli di partita.
L’Inter di Leonardo invece non sbaglia un colpo: trascinata da Cambiasso (doppietta per l’argentino), batte il Catania in rimonta e si porta a 29 punti, con due partite da recuperare che porterebbero virtualmente i nerazzurri al terzo posto, a cinque punti dalla vetta. Vivace, dinamica, ma soprattutto vincente, la squadra del presidente Moratti sembra aver trovato nel nuovo allenatore brasiliano una medicina potentissima per riprendere in mano le redini del campionato.
Decisamente peggio la Roma, che perde a Genova contro la Sampdoria dopo esser passata in vantaggio. Decisivi gli errori di Juan, che di fatto ha permesso a Pozzi e Guberti di annullare il gol di Vucinic e di vincere la partita: prima con un retropassaggio scellerato ha costretto Julio Sergio ad abbattere Palombo in area (rigore e rosso per il portiere), poi con un controllo da terza categoria ha messo l’ex giocatore di Bari e Ascoli di nelle condizioni perfette per segnare. In virtù del pareggio del Palermo a Verona (0-0, come Cesena-Genoa) i giallorossi restano quarti, ma all’interno la situazione non sembra delle più rosee visti i non idilliaci rapporti tra Totti e Ranieri; il capitano, infatti, non ha molto gradito la decisione del suo allenatore di farlo entrare in campo in pieno recupero, e a questo si aggiunge il possibile caso-Pizarro, che però il tecnico di Testaccio ha smentito fermamente.
Vittoria in rimonta anche per la Fiorentina, che in casa contro il Brescia ha giocato un primo tempo orribile (finito 0-2) ed una ripresa tutta grinta ed orgoglio, che ha portato i viola a vincere per 3-2 al 90’, grazie al gol di Ljiaic. Ritorno al gol anche per Acquafresca, che con una doppietta ha permesso al Cagliari di vincere a Parma per 2-1 (di Giovinco la rete emiliana).
Sembrava essersi ripreso, invece il Bari ha perso ancora in casa, questa volta contro il Bologna per 2-0. Ancora ultima, la squadra di Ventura non ha mostrato niente ed alla fine della partita si è presa, per la prima volta in campionato, i fischi di tutto lo stadio. Perché anche la pazienza dei tifosi più ottimisti ha un limite.