Domanda ! Perchè il Lecce perde in casa con l’ultima in classifica, peraltro sommamente rimaneggiata, e tre giorni dopo va a vincere in casa di chi apertamente parla di scudetto? Trovate voi una risposta, amici, ma che sia credibile; io non ne ho alcuna!
Due a uno alla Lazio. Risultato ampiamente meritato, anzi, se si vuole sottilizzare, addiritura avaro con i giallorossi. E’ una partita che la Lazio non è riusita a condurre sui binari preferiti; merito del Lecce che è riuscita ad imbavagliarla e a colpire, magari con un pò di buona sorte nel primo gol, ma perentoriamente nel raddoppio. Squadra compatta, prestazione da squadra che crede nella salvezza.
Non essendo sufficentemente attrezzato per contrastare la Lazio sul piano tecnico, il lecce la mette subito sul piano della muscolarità e della corsa, e dunque i falli vanno a ruota libera: alla fine saranno 23 quelli del Lecce contro 9 della Lazio, ma intanto la Lazio è costretta a rintanarsi nella propria area ad arginare una lunga serie di calci d’angolo: Sembra che la lazio non riesca proprio a capire il senso della partita.
Si rompe Ofere al 35°, viene sostituito da Corvia. A sei minuti dall’intervallo Jeda trova la carambola: la palla si infrange sul palo ed impatta poi su Muslera che fa da sponda per la carambola.La Lazio strabuzza gli occhi; ma come, il Lecce è in vantaggio? Si, il Lecce è in vantaggio!
Ottimo il primo tempo dei giallorossi, non altrettanto l’avvio di ripresa. Novanta secondi dopo la ri presa del gioco Mauri fa centro a due passi da Rosati ottimizzando un taglio di Ledesma dalla tre quarti destra. E meno male che Zarate, liberissimo, viene ottimamente stoppato da Rosati al 3°minuto, ma si capisce che la Lazio non è quella della prima frazione; ora il Lecce è costretto a rintanarsi a protezione della propria area: è Tomovic a rinsaldare le fila del reparto arretrato: corre, contrasta e chiude per sè e per gli altri e quando può esce allo scoperto palla al piede.
Due cambi al 23°: Bresciano per Hernanez (totalmente anonimo), Coppola per Bertolacci. Il Lecce fiuta l’aria, intuisce che il colpaccio può essere a portata di mano e si distende con disinvoltura verso Muslera ignorando il palo colpito da Zarate. Il raddoppio è firmato da Grossmuller bravo a sfruttare di piatto un sontuoso velo di Corvia. Le squadre si allungano e i giallorossi interpretano meglio gli spazi a disposizione; scene da brivido in area laziale: Biava salva sulla linea, tre giallorossi contro uno, batti e ribatti, ma quella palla non vuole andare in fondo al sacco. Poco male, il Lecce porta a casa i tre punti senza rischiare più di tanto nei minuti finali.
E adesso il via alle ipotesi: Tutti a chiederci come sia possibile perdere in casa con l’ultima della classe e andare a vincere, meritatamente, in casa della seconda forza del campionato. Questo è il calcio, direte voi! Amen.