A dieci anni dalla legge quadro 328 per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali, il Pd provinciale ha promosso un incontro presenziato da Livia Turco ed Elena Gentile, per discutere di Welfare in Puglia. Il Partito Democratico ha voluto creare un momento di riflessione e di confronto sullo strumento per l’assistenza, finalizzata a promuovere interventi sociali e un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà
Il convegno si è tenuto all’Hotel Tiziano, presenti numerosi esponenti del Partito, dai segretari provinciale e regionale, Salvatore Capone e Sergio Blasi, all’onorevole Teresa Bellanova, deputato Pd in Commissione lavoro, alla vice presidente della Regione Loredana Capone, e numerosi sindaci della provincia. Il percorso della legge quadro ha avuto inizio nel secondo dopoguerra, ha spiegato Paola De Paolis responsabile provinciale delle Politiche Sociali, ma solo negli ultimi dieci anni ha dato vita al principio di sussidiarietà tra gli enti e agli attori che ruotano attorno al concetto di solidarietà.
Gli interventi che si sono succeduti, hanno seguito la linea comune della necessità di rafforzare le politiche sociali a sostegno dei più deboli e la lotta alla volontà dell’attuale Governo di azzerare ogni forma di finanziamento a favore di tali politiche. L’ obiettivo che si è dato la Regione Puglia, secondo Annamaria Candela, dirigente Regionale Servizio Programmazione e integrazione Socio-Sanitario, è il superamento dei livelli essenziali delle politiche sociali che il Governo sta discutendo in questi giorni, perché vorrebbe dire fare dei passi indietro rispetto al percorso di questi dieci anni. Ma è stato il commento sul Welfare nel rapporto con gli Enti locali, il più acceso e quello che ha riscontrato maggiori consensi in platea.
La parola è passata a Pippi Nocera, sindaco di Sannicola, un partigiano si è autodefinito, appartenente alla categoria degli “eroi in trincea” . La riduzione del fondo ordinario e, tra qualche settimana, la riduzione del fondo regionale sulla solidarietà, ha commentato il sindaco, avrà gravi ricadute sugli enti comunali che devono combattere con lo spettro del patto di stabilità. In questo contesto, dovrebbe essere il Partito Democratico a riprendere le redini della buona condotta del Paese, in soccorso di chi ha bisogno ma anche delle amministrazioni locali che fronteggiano quotidianamente il bisogno reale. I dati emersi nel corso del dibattito evidenziano un notevole aumento delle famiglie che si rivolgono ai centri di assistenza, mentre nei comuni ha proseguito Nocera, c’è la richiesta quotidiana del diritto alla sopravvivenza.
Elena Gentile ha rinnovato l’invito alle associazioni, al mondo del volontariato, al terzo settore, ai sindacati. Vorrebbe creare un’unione per raccontare il territorio, per la sfida alla povertà; un tentativo, uno sforzo per integrare tanti attori per un unico tema, quello del lavoro perché è il lavoro l’unico strumento che restituisce dignità alla popolazione. Tutto il resto, politiche economiche di soccorso, ammortizzatori, non servono se restano fini a se stessi. Nell’ atteso intervento di Livia Turco, la stessa ha concentrato l’attenzione sulla drammatica attualità delle politiche sociali di sostegno. In un contesto di degrado delle relazioni interpersonali, bisogna dare più che mai importanza alla rete di solidarietà che si crea attraverso tali politiche. Il welfare ha prima di tutto necessità di lavoro ma insieme a questo, ogni persona può dare il proprio contributo per il bene della collettività attraverso una rete che i Servizi sociali devono essere in grado di tessere.