Il tema della puntata di Ieri di “Fatti e opinioni” era di quelli che rischiano la deriva moralistica. Così non è stato, c’è stata, invece, una profonda riflessione sulla crisi dei riferimenti morali che si abbatte sulla nostra classe politica tout court.
Certo, se si leggono le pagine dei giornali, un solo nome monopolizza il discorso politico, ma basta aprire l’Avvenire o dare uno sguardo a Famiglia Cristiana per capire che l’imbarazzo per quanto sta succedendo con l’inchiesta sul Presidente del Consiglio si accompagna ad una precisa volontà di vedere quei valori cristiani, quelli espressi dalla dottrina sociale della chiesa che propone un umanesimo solidale, espressi in una nuova classe politica italiana. Un vero e proprio sogno, per il Cardinale Bagnasco.
Il consigliere provinciale Saverio Congedo è convinto che su temi quali l’eutanasia, la famiglie, l’aborto, il Governo vada nella stessa direzione dei valori cristiani. L’On. Livia Turco, raggiunta durante le votazioni alla Camera dai microfoni di Mondoradio, è di tutt’altra opinione: “mai avrei creduto che si potesse arrivare ad un simile degrado. L’unica educazione che questo Governo riesce ad impartire è quella del relativismo etico e del pesante libertinismo che lo caratterizza”.
Sulle politiche sociali e il lavoro, sui temi cari agli Italiani ed anche alla Chiesa, la Turco è convinta che bisogna insistere sul valore della dignità della persona, sul diritto non solo di veder riconosciute alcune prestazioni essenziali, ma di poter creare un contesto affettivo, di presa in carico dei suoi problemi, di sostegno e di incoraggiamento ad essere attivo, nel lavoro come nelle relazioni sociali. Insomma la creazione di un welfare delle capacità. “Con il materiale raccolto durante le settimane sociali – dice la Turco – abbiamo elaborato il programma del Pd, i cattolici da noi sono ascoltati”.
Mario Chiaro, un evangelista impegnato in politica a Bologna con la creazione di un suo movimento: “l’alfa e l’omega”, spara a zero sia su Pd sia su Pdl, dopo aver letto i loro Statuti: “ in entrambi c’è una caduta dei valori evangelici, che inevitabilmente provoca una caduta morale da parte di chi fa politica”. E continua sulla crisi etica: “ i punti di riferimento mancano perché non si danno gli strumenti ai giovani, né con la scuola, dove si evita di dare spessore ad alcune materie, la storia e la geografia politica, né con le parrocchie, né con i mass media, che invece offrono sistematicamente “altro”. In passato i grandi uomini della Democrazia Cristiana hanno commesso un grave errore, dice ancora Chiaro, non hanno creato un discepolato, delle scuole di formazione all’impegno politico, per appassionare i giovani, così si è scaduti pian piano ad una personalizzazione narcisistica della politica, in cui l’elemento centrale è la figura del leader, non i programmi, le idee, i valori che si portano avanti. La parola è stata anche data ad un giovane dell’Udc Puglia, l’Avv. Sergio Adamo, che ricorda come i cattolici siano tirati per la giacca da tutti, chiamati ad uno scatto d’orgoglio. Ebbene, tutti, cattolici e non, dovrebbero togliere (come ricordava Casini durante la trasmissione di Fazio citando Don Milani), le mani dalle tasche, altrimenti, pur se pulite, non serviranno a costruire una società migliore.