“Siamo ormai alla stretta finale sulla questione tasse: per il 28 marzo è previsto il Consiglio d’Amministrazione dell’Università del Salento che avrà l’ultima parola sul provvedimento che ha causato l’aumento esponenziale delle tasse per le prime due fasce di reddito e le conseguenti proteste studentesche.” Lo comunica in una nota l’Unione degli Universitari.
“Nelle scorse settimane l’Unione degli Universitari ha lanciato l’appello alle istituzioni locali, con la speranza che la lungimiranza di chi dirige queste ultime provocasse una risposta reale che portasse ad una risoluzione del problema in favore degli studenti.
Gli studenti hanno proposto al comune di Lecce di razionalizzare, o meglio annullare, il debito che l’Ateneo salentino ha contratto con l’amministrazione comunale per gli affitti arretrati del principe Umberto, cifra che ammonta a 1.500.000 €.
Sono ormai passati otto giorni, ma il Sindaco Perrone, evidentemente messo in difficoltà dalla concretezza della proposta, ha preferito ancora defilarsi, non dando alcuna risposta né positiva né negativa alla proposta. A prestare più ascolto sono state, invece, le forze di opposizione che promettono di portare la proposta nel consiglio comunale di Lunedì 21 Marzo.
La battaglia continua anche all’interno dell’Ateneo. La commissione tasse ha dato parere negativo alle proposte dell’UdU (che andavano a recuperare 422.000 € da poter usare per il ritiro dell’aumento delle rette universitarie), tuttavia il parere decisivo su questi fondi spetta al CdS la cui convocazione è stata richiesta dai rappresentanti dell’UdU per la prossima settimana proprio per esprimersi sul tema.
Anche se il consiglio degli studenti è un organo composto esclusivamente da studenti, dalle ultime dichiarazioni delle altre associazioni il risultato appare tutt’altro che scontato.
Ci chiediamo come mai le altre associazioni non vogliono rinunciare alla riduzione parziale di questi fondi che, seppur importanti nello svolgimento delle attività didattiche extracurriculari, almeno la metà possono essere sacrificata per quest’anno, senza bloccare o impedire a nessuno il normale svolgimento delle attività.
Infine pensiamo che l’obiettivo principale debba essere il ritiro del provvedimento dei filtri di merito, in quanto sono la causa reale dell’aumento delle tasse per circa 10.000 studenti dell’ateneo, e pensiamo che chi non è d’accordo con questa posizione sia chiaramente a favore dell’aumento e provi solo a nascondere agli studenti il suo reale pensiero.”