“E’ dal 2006 che Confartigianato Brindisi esprime la propria convinta contrarietà all’ipotesi di utilizzare CDR nel ciclo produttivo della centrale Enel a Cerano”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente provinciale di Confartigianato Brindisi, Antonio Ignone. Si ritorna a discutere di CDR e la posizione di Confartigianato è nettamente contraria per una serie di motivazioni, sia di ordine tecnico che di necessità di tutela dei sacrosanti diritti del territorio e della popolazione
“A chi propone di tenere conto dello studio di fattibilità compiuto dall’Enel, che ovviamente è fortemente motivata a rendere concreto questo suo progetto, suggeriamo di porre a confronto anche altri studi specifici che invece rafforzano le nostre convinzioni come nel caso di quello prodotto dai professori Consonni, Grosso, Giugliano e Rigamonti del Politecnico di Milano.
Si pensi a quando, nell’ottobre 2006, fu necessario anche il nostro dissenso per impedire di fare giungere a Cerano le ecoballe di CDR provenienti dalla BAT come invece avrebbe voluto il presidente della Regione Nichi Vendola nella sua funzione di Commissario straordinario per l’emergenza ambientale.
Una politica di tutela e valorizzazione del territorio, esattamente ciò che Confartigianato intende promuovere ed avallare nell’interesse dei cittadini e delle aziende, va in netto contrasto con il progetto di bruciare CDR a Brindisi”.