Una nota del consigliere regionale PdL, Mario Vadrucci:“Intervengo in merito alla polemica condotta in questi giorni dall’associazione ‘Coordinamento civico per la tutela del territorio’ contro l’installazione a Nociglia di alcuni generatori eolici in zona parco dei Paduli e Bosco Belvedere.
Infatti, dalla documentazione in possesso dell’associazione magliese, si dedurrebbe che queste torri eoliche, dell’altezza di 150 metri, sarebbero insediate in una zona protetta, in contrada Fontana, ed esattamente, regolamento regionale alla mano, in una zona tutelata del Parco dei Paduli.
Devo dire che sono intervenuto più volte su fatti di materia ambientale ed è sempre stata chiara la mia posizione in merito, e cioè che le doverose ragioni dello sviluppo industriale ed economico debbano andare di pari passo con le altrettanto giuste ragioni del rispetto ambientale.
Ho più volte dichiarato come, anche in materia di rispetto per l’ambiente, non si debbano creare facili allarmismi, né tanto meno scivolare su posizioni di mero furore ideologico o di pretesto politico.
Occorre però dire, in questa delicata situazione di cui ci stiamo occupando, che è un dovere di tutti, dalla Regione, alla Provincia, allo stesso Comune di Nociglia, quello di valutare attentamente le rimostranze del forum ambientalista in quanto, se fondate, dovrebbero essere assolutamente recepite dagli enti competenti.
Purtroppo, in materia ambientale, ed anche con riferimento al regolamento sopra citato, regna ancora molta confusione e la Regione che ha emanato delle linee guida in questa materia, tuttavia è stata ed è ancora latitante quando si tratta dell’applicazione concreta di queste norme.
Occorre capire innanzitutto in quale direzione la Regione voglia andare dal punto di vista regolamentare, se vi sia cioè la volontà di proteggere soltanto il territorio del parco oppure si debba aggiungere anche una ulteriore fascia di rispetto, che funga da cuscinetto protettivo al parco stesso.
Il Parco dei Paduli e il Bosco Belvedere rappresentano un caso emblematico di tale confusione, in quanto a fronte di una politica, per alcuni versi condivisibile, fatta di dinieghi e limitazioni alle varie attività di sfruttamento del territorio, non corrispondono iniziative concrete di valorizzazione dell’area interessata in funzione ambientale e paesaggistica, tali da permettere una ‘riconversione’ in senso turistico dell’area interessata dal parco.
Il Parco dei Paduli e il Bosco Belvedere costituiscono un polmone verde che abbraccia il territorio di più Comuni, che dovrebbero tutti insieme essere interessati alla salvaguardia di un prezioso patrimonio naturale come questo, che non esiterei a definire ‘bene dell’umanità’, da preservare in tutti i modi, sia per noi che per i nostri figli”.