La Basilica di Santa Croce e Palazzo dei Celestini – dichiara l’ass. al turismo di Lecce, Massimo Alfarano – non sono soltanto l’icona del barocco leccese, ma rappresentano una parte considerevole del patrimonio culturale della Puglia.
Per questa ragione ci piacerebbe che l’emergenza di questi giorni fosse avvertita da tutti e non soltanto dai cittadini leccesi; del resto, la fortuna del nostro turismo, passa anche dall’appeal che esercitano tali monumenti nei confronti dei forestieri che giungono numerosi nel Salento.
Auspichiamo pertanto che, accanto al Sindaco – prontamente intervenuto e messosi a capo di una task force per reperire finanziamenti da destinare agli interventi di recupero della stabilità architettonica della basilica – al Presidente della Provincia e all’Arcivescovo, possano esserci interventi da parte di tutti gli altri enti territoriali che hanno a cuore il futuro dell’immagine della nostra città. Poiché non si spiegherebbero, altrimenti, le dichiarazioni di giubilo in occasione dei buoni dati inerenti il comparto turistico regionale e l’assenza dinanzi alle problematiche che minano alla base il raggiungimento di quei risultati.
Da sempre riteniamo che i successi del territorio siano il risultato di un gioco di squadra; le emergenze palesatesi a Palazzo dei Celestini e alla Basilica di Santa Croce toccano tutti, nessuno escluso. E sarebbe grave se qualcuno facesse finta di non sentire…
A tutto questo va aggiunta una certa sollecitudine nei tempi di attuazione degli interventi, nella speranza che non finisca come la storia del Campanile di Piazza Duomo, rimasto ingabbiato per oltre tre anni…