Garnet nota “rock band” salentina formata da Eleonora Passaseo (Voce), Navi (Rap & Samples), Tony Apruzzi (basso), Max Ratano (chitarra), Gianmarco Serra (batteria), finalisti all’Heineken Jammin’ Festival 2010. Cinque personalità diverse, con cinque esperienze musicali altrettanto diverse, che riescono a fondere altrettanto generi differenti come il rap e il rock .
Partiamo dal nome del vostro progetto, perché “Garnet”?
La scelta del nome non è casuale. I Garnet non sono solo un band, ma anche una scommessa. La scommessa è quella di unire, attraverso la musica, più emozioni molto distanti tra loro. I Garnet sono in natura, delle pietre preziose allo stato grezzo, le quali uniscono alla loro bellezza, la durezza e la naturalezza. Questi aspetti rispecchiano a pieno quello che siamo, una band crossover al 100%, dove non esiste il confine tra i generi, ma tutto si fonde spontaneamente.
Un passo indietro: come sono nati i” Garnet”?
I Garnet sono nati da un’idea di Max, Tony ed Eleonora. L’intento era quello di fondere le nostre personalità artistiche, unire le diverse sensazioni ed emozioni e trasferirle nelle nostre canzoni. In una jam session, incontrammo Navi ed incantati dal modo in cui comunicava con il pubblico, ci divertimmo ad improvvisare insieme una delle nostre canzoni ed ebbe un successo notevole. Successivamente, nella band entrò Gianmarco con la sua grinta ritmica diede un contributo fondamentale al completamento della line-up. Il risultato a nostro parere è strepitoso, era quello che volevamo.
Una domanda per ognuno di voi: quali sono gli artisti che vi hanno segnato, che vi hanno portato a iniziare questa strada?
Navi: Se per “strada” intendi fare musica in generale, io sono partito ascoltando 2Pac (R.i.p.) che, a mio personale parere, rimane ancora il miglior rapper in assoluto di sempre.
Se per “strada” intendi l’esperienza con i Garnet, tutto è iniziato, quando per la prima volta ho ascoltato i Rage Against the Machine. Sono rimasto folgorato da come, la fusione di due generi apparentemente differenti, potesse generare una tale cascata di energia.
Gian: Queen, red hot chili peppers,nirvana… potrei citarne altri , ma questi per me sono stati davvero fondamentali!
Max: Più che artisti singoli, l’amore per la musica e la sua grande possibilità di espressione, il mio background è comunque di estrazione Hard-Rock e Metal, diciamo che sono il metallaro della band
Tony: La chiamerei autostrada possibilmente senza limite di velocità! Il rock mi ha rapito e il rap mi ha conquistato dopo…. tutto qui!.. potrei elencare svariati nomi di bassisti e band che mi hanno dato tanto, ma non lo faccio,non voglio fare il colto
Ele: E’ stata la passione per la musica che mi ha portato a iniziare questa strada, la voglia di salire sui palchi, mettermi in gioco, esprimere tutte le mie emozioni e far provare le stesse cose al pubblico. Con i Garnet ho trovato la mia essenza! Ovviamente durante gli anni ci sono stati diversi artisti da cui ho imparato tanto e sono poi quelli che ascolto con particolare piacere: Alanis Morrisette, Evanescence, ecc…
Qual è la canzone che preferite suonare e quella che riscuote più successo?
“Anger Instants” è sicuramente il brano che ci ha accompagnato di più nelle nostre esibizioni ed è sicuramente una canzone che riassume molto la nostra proposta musicale e quindi noi stessi, la gente lo percepisce sicuramente. E’ anche la nostra prima canzone prodotta e forse proprio per quello la riteniamo un concentrato di espressività.
Chi scrive i testi delle canzoni?Come nasce una vostra canzone?
I testi delle nostre canzoni sono scritti principalmente da Eleonora e Navi, a volte a due mani a volte singolarmente, senza decidere a priori, ma chi è più ispirato in quel momento. Parlano di vita in tutte le sue sfumature: l’amore, la rabbia, i sogni fino ad arrivare a trattare temi sociali molto forti. Vogliamo che le nostre canzoni arrivino al cuore della gente, che possa riconoscersi in ciò che scriviamo. La maggior parte di esse sono nate da alcune idee arrangiate da Max e Tony, poi Gianmarco aggiunge la parte ritmica,. Navi si occupa delle parti rap ed Eleonora tira fuori le melodie. Da lì nasce il testo che verrà adattato poi alle parti vocali.
Avete partecipato a molti eventi di notevole rilievo. Quale ricordate con soddisfazione?
Ogni contesto ci ha procurato le giuste sensazioni che per degli artisti, almeno si presume, sono l’apprezzamento di molti, sia come pubblico che come critica del settore. Aver vinto il contest di “Amnesty International” ed aver potuto dare il nostro personale contributo alla causa dei diritti umani con una canzone scritta su questo importantissimo tema ci riempie chiaramente di orgoglio e soddisfazione, per quanto riguarda invece, la nostra più grande impresa, non possiamo che ricordare con grande emozione la vittoria al contest dell’Heineken Jammin’ Festival 2010, essere selezionati nei trenta tra quasi 4000 band iscritte e successivamente tra le migliori quindici non ci ha solo inorgoglito immensamente, ma ci ha anche permesso di far parte dell’evento live più importante d’Italia, suonare ed aprire il concerto di nomi come Stereophonics, The Cranberries ed Aerosmith è sicuramente una bella emozione.
Ci raccontate l’aneddoto più divertente che vi sia mai capitato in sede live?
Non c’è un aneddoto o un episodio in particolare, ma quando usciamo fuori per un live, è sempre un’avventura. Scoprire ogni volta un albergo diverso, quello sì che è divertente! Dall’albergo a 1 stella con il bagno di 1 mq e la doccia posta sul water, all’albergo a 5 stelle con tutte le comodità possibili. Questo ci permette di vedere persone, posti ed usanze diverse dal Salento, i lunghi viaggi in autostrada.. ecc. Comunque ogni concerto con tutti i suoi aspetti per noi è un divertimento!
Che cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Il nostro, anche se breve, percorso, ci ha permesso di ottenere molte gratificazioni e tante emozioni ma ci ha anche permesso di proporre la nostra musica in tante situazioni, molti ci hanno fatto apprezzamenti, qualcuno si è spinto oltre e ci ha incoraggiato a continuare il nostro lavoro perché sicuramente valido, qualcun altro ci ha onorato della sua intenzione di poter essere il nostro produttore artistico, il nome è importante ma ancora preferiamo tenerlo per noi. Stiamo lavorando con lui alla registrazione del nostro primo Cd. Abbiamo volutamente temporeggiato in questi anni per stamparlo, speravamo in un’occasione importante, ed è arrivata. Il futuro speriamo parli dei Garnet.
Siamo alla conclusione, grazie per il tempo dedicatoci. A voi l’ultima parola…
In quest’ultimo periodo non abbiamo avuto modo di esibirci molto live perché abbiamo preferito dedicarci al lavoro in studio, la cosa ci manca molto perché la nostra natura è quella di stare a contatto con il pubblico è la cosa che ci dà più soddisfazioni di tutte, volevano quindi approfittare, prima dei saluti, per invitare chi sta leggendo a visitare i nostri contatti facebook, myspace e conoscerci, noi come si dice “non ce la tiriamo”, quindi saremo contenti se lo faceste, in ultimo un ringraziamento a te e al corrieresalentino.it per vostro interesse, grazie a tutti.
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