Debutto per l’Associazione DifferenteMente ieri nell’intima e deliziosa saletta delle Officine Culturali Ergot, nel cuore del centro storico di Lecce, per presentare la propria attività che intende promuovere la cultura delle differenze di genere e di orientamento sessuale.
DifferenteMente è vincitrice del bando Principi Attivi indetto e promosso dalle Regione Puglia, uno di centonovanta progetti in partenza, come precisa Annibale D’Elia, brillante responsabile di Bollenti Spiriti per la Regione Puglia presente all’incontro. Seduti tra i relatori, in questa presentazione che pareva somigliare ad un incontro tra amici, Chiara Monti, psicologa, Andrea Colucci, e il Dott. Alessandro Taurino, psicologo, staff dell’Associazione. La serata è organizzata nell’ambito del progetto “Che genere di cittadinanza! Interventi di ricerca, formazione e sensibilizzazione per la cultura e la valorizzazione delle differenze”, per la sezione “Parole diverse in città”. L’Associazione è impegnata anche in una sezione progettuale che attraverso la formazione punta alla sensibilizzazione,
a diffondere la cultura e l’educazione delle differenze sessuali e di genere a scuola e laboratori creativi finalizzati a generare idee e materiali per la progettazione e realizzazione di una campagna pubblicitaria antidiscriminatoria, a favore di una cultura del rispetto e del riconoscimento delle identità di genere e degli orientamenti sessuali.
La presentazione del libro “Eldorado”, da voce al rapporto tra scrittura e identità, offre la possibilità di riflettere sul significato della scrittura come “testimonianza”. L’impianto narrativo del libro Eldorado tocca tanti luoghi dell’omofobia e della transfobia di ieri e di oggi, dall’olocausto degli omosessuali alle minacce al circolo ‘Mario Mieli’ di Roma di poco tempo fa’.
Tripudio di presenze attente e silenziose, in attesa dell’ospite d’onore, Vladimir Luxuria, diversa da come siamo abituati ad ascoltarla filtrata dalla televisione e dalla politica. Una donna discreta ed elegante, con la forza e la determinazione sottopelle corroborata da anni di personale battaglia contro le discriminazioni, artista e anche la transgender più famosa d’Italia, attrice e pregevole scrittrice, empatica come riesce ad essere chi racconta di sé, soprattutto di dolore.
Non ha nulla di eccentrico Vladimir, in questo suo nome che ne ricorda il passato e ha davvero ben poco di femminile. E’ pacata e osservatrice. Grata evidentemente a chi la ascolta. Sostiene che è compito di tutti contribuire all’eliminazione delle vie di fuga dalla Puglia, non si tratta solo di lavoro ma anche di accettazione. Oggi nella sua Foggia torna, ha appena inaugurato la sede dell’ArciGay con in prima fila i suoi genitori, e senza rancore o rabbia l’ha perdonata, e la racconta a Roma.
Prevenire l’ostilità verso l’omofobia e la transfobia è un obiettivo che ha a che vedere con l’innovazione di quella società che sceglie di cambiare se stessa, puntando sui giovani che inevitabilmente occupano un posto centrale e determinante per la rotta del futuro.
Eldorado è un romanzo, il terzo di Vladimir Luxuria, che usa la narrazione come testimonianza e veicolo di modelli culturali, racconta la storia di Raffaele, anziano omosessuale, originario di Foggia ma trasferitosi a Milano, che una sera offre un passaggio a un ragazzino che in apparenza sembra volerlo sedurre ma che approfitta della debolezza dell’uomo per derubarlo di soldi e auto. Disavventura che conduce il protagonista a tuffarsi nel passato, ai tempi in cui si esibiva come ballerino en travesti a Berlino, insieme a due “sorelle” Karl e Franz. Un’irruzione delle SS conduce Raffaele a rimpatriare e i due amici purtroppo in un campo di concentramento. Riflessione dolorosa a consuntivo sui danni provocati dall’ignoranza e dall’intolleranza generati dall’odio, denuncia ironica e intelligente delle umiliazioni subite dagli omosessuali nel periodo buio del nazismo e del riscatto sociale che solo la felicità regala. E’ l’amore la cura di tutte le cose. E mi verrebbe da dire, meglio ancora, la conoscenza.