“È convocata per domenica 15 gennaio, alle ore 11.00, a Gallipoli, presso l’Oratorio San Lazzaro, l’assemblea pubblica per affrontare e risolvere il gravissimo problema della carenza di denaro pubblico che rischierebbe di far saltare il prestigioso Carnevale di Gallipoli, un evento a tutti
gli effetti culturale che appartiene al patrimonio identitario e storico che la “Città Bella” regala alla sua comunità, al Salento e a tutta l’Italia, visto che solo qualche anno addietro la manifestazione era collegata ad una prestigiosa lotteria nazionale.” Lo comunica lì on.le Vincenzo Barba
“Nelle scorse ore, dopo aver appreso dagli organi di informazione della malaugurata eventualità che, anche per questioni economiche, non si possa svolgere il Carnevale, mi sono recato personalmente dai maestri artigiani che realizzano i carri allegorici per chiedere cosa ne pensassero e, dopo aver raccolto la loro tristezza e al contempo la loro disponibilità a rimboccarsi le maniche per recuperare il tempo perduto, ho ritenuto doveroso convocare un’assemblea pubblica per invitare tutti coloro che dovranno dire la propria in termini concreti e non con fantasiosi giri di parole: rappresentanti istituzionali, mondo dell’imprenditoria, papabili aspiranti amministratori, società civile, personalità della cultura, esperti organizzatori di eventi carnascialeschi cittadini, gallipolini veraci, uomini di buona volontà con pregressa esperienza in materia o meno e tutti gli amanti del bello.
Mi aspetto, di conseguenza, una sala gremita in ogni ordine di posto, poiché sono in tanti coloro che amano Gallipoli non soltanto a parole, ma con i fatti. Né si può immaginare che ci siano persone tanto loquaci quando si deve intervenire su progetti dalla forte ricaduta economica in entrata, mentre si chiudono nel silenzio quando giunge il momento della sensibilità in uscita, in maniera disinteressata.
E poiché il sottoscritto sa perfettamente quali siano i propri doveri morali e sociali di imprenditore e di rappresentante istituzionale della città, per l’imminente manifestazione, si dichiara, sin da ora, disponibile a coprire il 50% delle spese che si dovranno sostenere per permettere la seguitissima sfilata dei carri e tutti gli eventi a corredo del nostro Carnevale. Non ho dubbi che tutti gli altri, imprenditori e rappresentanti istituzionali, aspiranti papabili a tutto, ad ogni livello e grado, si comporteranno di conseguenza, poiché le idee è giusto lasciarle agli uomini di organizzazione e di cultura, mentre l’argent è bene che lo metta sul tavolo chi può, almeno apparentemente, e deve farlo.”