Dopo lo sgombero eseguito questa mattina dagli agenti della Polizia Municipale di Lecce, nel pieno rispetto dei diretti interessati che hanno tenuto un atteggiamento collaborativo, l’Amministrazione Comunale ha individuato con immediatezza una soluzione
soddisfacente per offrire un tetto ai signori Pigini-Martina.
Grazie all’impegno e all’interessamento de L’Istituzione per i Servizi Sociali i coniugi verranno trasferiti temporaneamente, per una decina di giorni, in un bed & breakfast, in zona Castromediano, ma nel territorio leccese. Nel frattempo, sempre a spese de L’Istituzione, verrà riparata l’Ape Car di loro proprietà. Successivamente i coniugi Pigini-Martina verranno trasferiti in un alloggio all’interno dell’Ostello della Gioventù di S. Cataldo.
La soluzione individuata dall’Amministrazione Comunale è stata accettata finalmente dai diretti interessati ai quali in passato erano state proposte numerose e concrete alternative che tuttavia non erano mai state prese in considerazione. Ultima in ordine di tempo, la proposta di firmare un contratto in una abitazione individuata dal Servizio Sociale per sei mesi, proposta rigettata dai coniugi per il timore di non riuscire a rientrare nell’alloggio al termine del periodo concordato.
Il Servizio Sociale si é così attivato per trovare altre soluzioni, contattando diverse agenzie immobiliari, nonché proprietari di private abitazioni, e trovando in ogni caso la contrarietà della coppia Pigini-Martina, sia per la breve durata del contratto che per la garanzia di pagamento da parte dell’amministrazione comunale.
Le richieste dei locatari sono sempre andate nella direzione di avere un contratto quadriennale. Per poter fronteggiare la difficile situazione della famiglia, costretta a dormire in una tenda e sottoposta alle rigide temperature dell’inverno, é stata avanzata ancora una volta l’ipotesi di una accoglienza temporanea presso l’Ostello della Gioventù di San Cataldo.
La signora Pigini ha manifestato perplessità anche in merito a questa soluzione, adducendo motivazioni legate alla lontananza dalla città del sito e all’impossibilità di raggiungere quotidianamente Lecce col proprio mezzo di trasporto, dove il marito svolge l’attività di parcheggiatore abusivo.
Per venire incontro alle esigenze dei coniugi, così, si era pensato ad una sistemazione – per tutto il periodo natalizio – in un B&B, di cui si era verificata la disponibilità ad un costo di 50 euro giornaliere. In più l’Istituzione avrebbe garantito alla coppia un contributo economico pari a 1000,00 euro da utilizzare per la riparazione del mezzo di trasporto e per l’acquisto del carburante, consentendo di rendere fattibile la soluzione dell’Ostello. Il signor Martina ha rifiutato categoricamente anche questa alternativa, ritenendo tutti gli interventi proposti temporanei e non risolutivi e pretendendo dall’amministrazione comunale un’abitazione definitiva. Al momento, purtroppo, non é possibile garantire un alloggio alla famiglia Pigini-Martina perché il Comune di Lecce non ha abitazioni nella propria disponibilità. E ad ogni buon conto, l’amministrazione é tenuta a rispettare, per legge, un’apposita graduatoria.