“Appare come una vera e propria ingiustizia quella che si sta consumando in questi giorni sulla pelle dei dottorandi senza borsa dell’Università del Salento, esclusa dal bando pubblico della Regione Puglia in quanto priva di uno dei requisiti richiesti dallo stesso bando. Un cavillo burocratico che si traduce nella impossibilità per i dottorandi
senza borsa del XXVII ciclo dell’ateneo salentino, di beneficiare di una borsa triennale del valore di euro 48.476,58 (al lordo delle ritenute fiscali e contributive)”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia Salvatore Negro che ha annunciato un’interrogazione urgente sull’argomento all’assessore competente Alba Sasso.
“Con Determinazione dirigenziale del Servizio Formazione Professionale n. 41 del 20 gennaio 2012 (Burp n. 13 del 26 gennaio 2012) – ha spiegato il capogruppo Udc – è stata approvata la graduatoria dei progetti finanziati in riferimento all’Avviso n.7/2011 “Dottorati di ricerca”. In tale graduatoria è assente l’Università del Salento. La ragione di tale esclusione sembra debba essere rintracciata in uno dei requisiti richiesti per l’ammissione ai finanziamenti e presente nel bando, ovvero non aver ancora, al 28 novembre 2011, data della D.G.R. di approvazione del Protocollo d’Intesa, provveduto a bandire le selezioni per l’ammissione ai corsi per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca (ciclo XXVII). Mentre, va sottolineato che già nel mese di ottobre a Lecce si erano concluse le operazioni di selezione e assegnazione delle borse di studio di dottorato. Un requisito che non appare valido e sufficiente per negare il diritto allo studio a quanti non hanno ottenuto una borsa ministeriale. Il tutto anche nel silenzio dell’Ateneo Salentino”.
“Occorre puntare sulle eccellenze della nostra Università – ha concluso il presidente Negro – e non mortificare, privandoli di un sostegno economico, i dottorati di ricerca. Perché è evidente che senza la ricerca non si può pensare allo sviluppo economico del territorio. In questo momento ci auguriamo che non ci sia un rimpallo di responsabilità tra Istituzioni, ma che si vada al cuore del problema per risolverlo. Per tale ragione auspichiamo che l’assessore Sasso individui un percorso che consenta ai giovani laureati del Salento di partecipare ai dottorati di ricerca con finanziamento regionale al pari degli altri colleghi delle Università della Puglia”.