Incessanti e senza tregua sono stati i controlli eseguiti dalla Guardia Costiera di Gallipoli per contrastare le attività illecite legate alla filiera della pesca. Negli ultimi giorni la Capitaneria di Porto ha contrastato energicamente la pesca di frodo e la vendita illecita di prodotti ittici derivanti dalla pesca sportiva nelle acque locali.
I pattugliamenti sono stati finalizzati al monitoraggio delle coste in funzione di un incremento dei controlli sul pescato e sulle attività inerenti.
A tal riguardo, è vietata la vendita di alcuni esemplari di aragosta della specie “palinurus vulgaris”, come previsto dal D.P.R. 1639/68 art. 132, il quale prevede il fermo biologico nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 aprile di ogni anno. Il titolare di una pescheria locale è stato comunque sorpreso a commercializzare questo tipo prodotto, incorrendo dunque nella sanzione amministra prevista per una somma totale di 4.000,00 euro a suo carico, nonché al sequestro di tutti i prodotti destinati alla vendita illegalmente.
Lo scopo della Capitaneria di porto è quello di tutelare gli habitat marini contrastando la pesca di frodo e la commercializzazione illecita di prodotti ittici, ma soprattutto intensificando i controlli e potenziando la prevenzione specialmente in un periodo critico come quello immediatamente precedente alle festività pasquali.
Prevenzione, informazione e sensibilizzazione prima di tutto, ma anche rispetto per poche ma importanti regole, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Pamela Villani