Avrebbero truffato in concorso una società salentina che opera nel settore fotovoltaico, per circa 250.000 euro. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano ha chiuso le indagini su amministratrice e responsabile tecnico di una società concorrente, la Darko Srl.
La vicenda, piuttosto complessa, ha avuto origine nel 2010.
Tra le due società, la Darko e quella presunta vittima della truffa, viene stretto un accordo. Entro il 31 dicembre 2010 la Darko avrebbe dovuto realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto del capannone di una vetreria di Copertino. Parco solare che poi avrebbe dovuto essere ceduto all’altra azienda che intanto avrebbe anticipato le spese per circa 250.000 euro.
Ma alla scadenza del termine nessun impianto sarebbe realizzato.
Per questo le due società avrebbero stretto un nuovo accordo. Col denaro già ceduto, la Darko avrebbe dovuto realizzare un nuovo parco solare sul tetto del capannone di un’altra impresa della zona. Questa volta il lavoro sarebbe stato portato a termine, ma l’impianto, di circa 97 chilowatt, non sarebbe stato volturato a nome della società presunta parte offesa.
Così la società che si ipotizza sia stata truffata, con il legale Giada Trevisi, ha denunciato l’accaduto in procura. Il pm ha sequestrato il parco fotovoltaico, per svolgere gli accertamenti necessari. Ma i due indagati, assistiti dall’avvocato Amilcare Tana hanno immediatamente ottenuto il dissequestro del parco, dal Tribunale del riesame.
“Non c’è alcuna truffa- ha affermato l’avvocato Tana che ha aggiunto- inadempimenti della controparte hanno impedito la conclusione del contratto. Si tratta di una questione che si sarebbe potuta risolvere sul piano civile- e poi ha concluso- lo dimostreremo a dibattimento.”
Ora gli indagati hanno venti giorni per chiedere di essere ascoltati e per presentare eventuali memorie difensive, prima che Arnesano decida se richiederne o meno il rinvio a giudizio.