È arrivato nella serata di ieri nell’aeroporto militare di Galatina il feretro di Manuele Braj, il carabiniere scelto morto nell’attentato di lunedì scorso in Afghanistan.
La salma del carabiniere è stata portata in Puglia con un volo militare proveniente da Ciampino. Poco prima era atterrato a Galatina un altro velivolo militare con a bordo i parenti di Braj che avevano partecipato ieri pomeriggio a Roma ai funerali solenni nella Basilica di Santa Maria degli Angeli: la moglie Federica, il figlio Manuel di otto mesi, i genitori ed i suoceri, insieme ad altri familiari. Nell’aeroporto di Galatina al feretro di Braj sono stati resi gli onori militari. La salma e’ stata poi portata a Collepasso, il paese natale di Braj, dove oggi pomeriggio, nella parrocchia di Cristo Re dell’Universo, si svolgeranno i funerali privati del carabiniere, celebrati dall’arcivescovo di Otranto, monsignor Donato Negro, insieme al parroco, don Oronzo Orlando. Con i familiari e’ arrivato a Galatina, proveniente anch’egli da Roma, il sindaco di Collepasso, Paolo Menozzi, che dal giorno dell’attentato e’ stato particolarmente vicino ai familiari di Braj. Menozzi ha riferito che i parenti del carabiniere hanno deciso di fare svolgere le esequie di oggi a Collepasso in forma strettamente privata, dando disposizioni che venga vietato l’accesso in chiesa alle telecamere.