«Abbiamo vinto una vertenza difficile; anzi, è un po’ una mia vittoria personale». Dario Cagnazzo, responsabile del sindacato Fsi, commenta con entusiasmo la realizzazione degli accordi baresi, che hanno permesso a tutti gli oncologici di continuare a svolgere il proprio lavoro.
Dopo una lunga battaglia, anche mediatica, Asl, Regione e lavoratori hanno trovato la quadra.
I lavoratori dell’assistenza e trasporto ai malati oncologici non lavoreranno alle dipendenze dell’Asl, ma per le ditte private. Ieri, a Soleto, è stato siglato l’accordo per gli autisti: in 49 sono stati assunti dalla ditta Tundo s.r.l., già vincitrice dell’appalto per il trasporto dei disabili dell’Asl di Lecce. Il loro contratto durerà un anno, fino a quando non partirà il bando dell’Azienda sanitaria locale leccese, con clausola sociale, che imporrà a tutte le ditte private che dovessero vincere di assumere a tempo indeterminato gli oncologici.
Stessa sorte anche per chi presta assistenza ai malati oncologici: gli OSS vengono assorbiti, in 38, da un’azienda privata di Nardò, la SAD s.r.l., mentre gli altri 8 dalla multinazionale ‘Vivisol’.
«Trenta operatori saranno destinati alle piattaforme, mentre gli altri affiancheranno gli autisti per il trasporto e saranno impiegati per gli altri servizi di assistenza sul territorio, ogni volta che ci sarà bisogno di loro- spiega Dario Cagnazzo-. Anche in questo caso, però, la ditta privata che vincerà la gara indetta dall’Asl, relativa ai servizi di assistenza e trasporto dei malati, avrà l’onere di assumere a tempo indeterminato Oss e autisti».
C’è già una delibera dell’Asl leccese che prevede una gara entro sei mesi, con il vincolo delle assunzioni degli oncologici. Forse, però, ci vorrà un anno, ma i lavoratori sono coperti: è stata garantita la continuità, fino a quando entreranno a far parte dell’azienda vincitrice del bando di erogazione di servizi sanitari a favore dell’Asl leccese.
Una storia a lieto fine in tempo di crisi.
Alberto Capraro