“Vogliamo precisare che non c’è nessuno scontro in atto con la CGIL a proposito del protocollo siglato con le associazioni datoriali. Non capiamo infatti come mai ci risponde la CGIL”. A parlare sono i membri dell’associazione Finis Terrae che da anni si occupa dell’accoglienza a Masseria Boncuri
dei migranti impegnati nella raccolta delle angurie a Nardò.
“Noi abbiamo fatto una valutazione complessiva sulle questioni pubblicate dagli organi di stampa, compresa la questione del cottimo emersa da dichiarazioni di una figura importante di questa vicenda, l’assessore Renna- spiega Gianluca Nigro-. Ribadiamo, in ogni caso, che un percorso più largo su alcune questioni sarebbe stato foriero di una maggiore conoscenza di quanto accaduto in questi anni a Nardo. Ad ogni buon conto è utile precisare che ufficialmente non si ha contezza del contenuto dell’accordo sul quale si discute. Qualcuno prova a spiegarcelo a mezzo stampa, ma nessun organo ufficiale lo rende fruibile. Ad oggi abbiamo letto spiegazioni e interpretazioni ma non abbiamo il testo firmato dalle parti. Non riteniamo di aver fatto nessuna magra figura.
La CGIL ha sbagliato mira. Non siamo noi la controparte. Se siamo intesi come controparte dalla CGIL vuol dire che c’è qualcosa che non va. Ma ci siamo convinti che c’è stata una interpretazione sbagliata da parte della CGIL delle nostre parole. Può capitare. Noi auspichiamo che il ruolo dei sindacati in questa vicenda sia rafforzato, non indebolito. Abbiamo sempre agito in questa direzione sin dal lontano 2008, quando è iniziata la nostra esperienza a Boncuri.
Crediamo che l’attenzione sulla vicenda di Nardò debba orientarsi su altre questioni, la mancata accoglienza e la tutela dei lavoratori migranti che lì sono presenti e la lotta contro il lavoro nero e il caporalato su tutte. Discussioni siffatte, invece, allontanano l’attenzione dalle questioni più importanti e delicate.
Ci auguriamo che questa polemica estiva sia definitivamente chiusa”.