Con gran sollievo per i commercianti oggi Lecce brulicava di turisti, complice il cielo nuvoloso che invogliava alla permanenza in città piuttosto che al mare, ma a farne le spese sono stati gli automobilisti bloccati dall’ingresso di Lecce dalla superstrada 613 fino a tutto il perimetro interno tra viale dell’Università, viale De Pietro e viale Ugo Foscolo. La protesta degli operai del gruppo Palumbo, di fronte la Prefettura, ha fatto il resto
Una mattinata da dimenticare per gli automobilisti leccesi, in coda per ore lungo le principali arterie. Neanche lo sgombero degli operai del gruppo Palumbo che protestavano su viale XXV Luglio, contro il fermo dei lavori per il raddoppio della Maglie – Otranto, intorno alle 11,00, è servito a far defluire i centinaia di veicoli in coda.
Il traffico è andato in tilt fino all’ora di pranzo, è stato necessario l’intervento di diversi vigili urbani che hanno deviato il traffico dai viali, verso via Costadura, per permettere lo sgombero delle arterie intasate. Gli operai che protestavano sono passati da vittime a carnefici agli occhi degli automobilisti impazziti e attaccati ai loro clacson. Provvidenziale la convocazione dei sindacati per il 30 luglio in Prefettura assieme ad Anas, Ministero dell’Ambiente, Soprintendente ai Beni Architettonici, assessorati regionali alla Pianificazione Territoriale, alle Politiche agricole, all’Ecologia, amministratori del Consorzio Coedisal aggiudicatario dell’appalto e i sindaci di Maglie, Otranto, Muro, Palmariggi, Giurdignano. È allora che verranno rese note le varianti al progetto volute dalla direzione nazionale dell’Anas e concordate a Roma nel corso della scorsa settimana.