Un mese di stipendio arretrato e il rischio di non percepire la quattordicesima mensilità, hanno spinto questa mattina i lavoratori della Lupiae Servizi a manifestare il loro stato di agitazione al primo cittadino, sotto il portone di Palazzo Carafa
L’azienda partecipata per i multiservizi del comune di Lecce sotto la scure della spending review del governo centrale, eroga i salari degli operai in ritardo e senza giustificarne le motivazioni. I lavoratori, dato il ritardo nel pagamento degli stipendi, temono per il posto di lavoro e per il loro futuro. Chiedono certezze al sindaco e questa mattina hanno fatto sentire la loro voce.
Alle garanzie richieste non può far seguito nessuna certezza anche se il sindaco Perrone, che ha raggiunto i lavoratori qualche ora dopo il presidio, li ha assicurati sul pericolo del licenziamento. “Nessuno di voi sarà licenziato ma i tagli del governo centrale ci mettono in difficoltà – ha commentato il primo cittadino – se la spending review imposta dal governo Monti non ci permetterà di tener fede alle spese della società partecipata, manifesteremo insieme sotto Palazzo Chigi”. I dipendenti Lupiae, non sono nuovi a queste manifestazioni, già lo scorso settembre entrarono in agitazione per lo stesso motivo. Allora si parlò di crisi delle casse comunali, oggi la colpa è ricaduta sui 12 milioni di finanziamenti che il comune di Lecce non riceverà, in vista dei tagli alla spesa pubblica che la crisi finanziaria impone.
La Lupiae Servizi è una società mista per azioni al capitale pubblico e privato, costituita nel dicembre 1999. Attualmente presieduta dal dottor Giuseppe Tamborrino, è rappresentata per il 51% dal Comune di Lecce e per il 49% da Italia Lavoro S.p.A. Al momento della costituzione fu nominato un amministratore unico per passare in seguito ad un consiglio di amministrazione. L’organico amministrativo ha un costo elevato, evitabile qualora si ritornasse all’amministrazione unica; è quanto chiedono da tempo i lavoratori e i rappresentanti politici del centrosinistra, in vista delle continue crisi finanziarie che ricadono sui lavoratori. Nonostante le rassicurazioni di oggi del sindaco Perrone, i lavoratori si dicono molto preoccupati per le sorti della società e per il loro futuro.