La protesta si è tramutata nel blocco della Maglie- Otranto, con l’occupazione della Statale 16 che, a metà mattinata, ha mandato il traffico in tilt. Sono tornati a farsi sentire così i 250 operai del gruppo Palumbo, esasperati dal mancato avvio del cantiere per il raddoppio a quattro corsie della sede stradale.
A questo si è aggiunta la contingenza, vale a dire la mancata erogazione da parte dell’Inps di due mensilità di cassa integrazione in deroga, che loro percepiscono da due anni e mezzo. Dopo la riunione spontanea nella sede aziendale, a Sternatia, i lavoratori si sono spostati presso l’area logistica allestita al km 4, nei pressi del ristorante La Conca, per dare sfogo alla propria rabbia. È lì, infatti, che è stato predisposto il parco macchine, ma è tuttora fermo, poiché, stando a quanto appreso dai sindacalisti della Fillea Cgil che seguono la vertenza, l’azienda non ha ancora ricevuto tutte le autorizzazioni per avviare i lavori, visto che il Ministero si è già pronunciato ma mancano all’appello alcuni pareri degli assessorati all’Agricoltura, alle Opere Pubbliche e alla Solidarietà della Regione Puglia. Alcuni di questi riguardano l’espianto degli ulivi, 8300 quelli coinvolti e per cui è stata lanciata la campagna di adozione, che al momento ha fatto salire a quota 6mila le piante che si salveranno, visto che 2500 alberi sono stati richiesti dal Comune di Novoli, 2500 da quello di Lecce, cento da Uggiano La Chiesa e 900 da Minervino. Per lo svellimento, tuttavia, si dovrebbe aspettare l’autunno. Gli operai, però, hanno fretta di riprendere il lavoro.
Domani mattina, torneranno a protestare sulla Maglie- Otranto e venerdì mattina, alle 9, saranno in Provincia, dove è convocato un tavolo su richeista dei sindacati e al quale siederà anche l’azienda.