È stato cercato per quattro ore in lungo ed in largo nelle acque di San Cataldo,dove era stato rinvenuto il suo pallone da sub, ma lui era tranquillo e beato a casa.
Ore di preoccupazione per i militari della guardia costiera di San Cataldo che, in collaborazione con le motovedette di Otranto e San Foca, hanno setacciato l’intero litorale alla ricerca di un probabile sub disperso, che disperso non era. Il pescatore amatoriale, infatti, durante una battuta di pesca con un amico, aveva perso il pallone di segnalamento e non aveva dato comunicazione alla Capitaneria di Porto. Così, quando il suo pallone è giunto sulla riva del Lido York, sono scattate le operazioni di soccorso, temendo che il proprietario fosse in mare, da qualche parte. Solo dopo ore ed ore di ricerche frenetiche ed angoscia, la vicenda si è risolta positivamente. Alla Capitaneria è giunta una telefonata, per informare che il pallone era stato perso da due ragazzi, usciti per una battuta di pesca: uno dei due, un trentenne leccese, lo aveva perso a causa della forte corrente marina.