Finisce nei guai il dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Campi Salentina. Le accuse ipotizzate nei suoi confronti, sulla scorta di una denuncia presentata da un parente, sono di abuso d’ufficio e violenza privata.
Avrebbe utilizzato la propria posizione per impedire allo zio di eseguire i lavori di allaccio alla rete fognaria. Una volta ricevuta l’autorizzazione dall’Acquedotto pugliese, la presunta parte offesa doveva svolgere degli scavi su un terreno in comproprietà con la madre del dirigente, su cui la donna aveva già realizzato, senza comunicarlo, un pozzetto allacciato alla fognatura. Ma il funzionario avrebbe impedito in ogni modo lo svolgersi dei lavori, arrivando anche a piazzarsi davanti agli escavatori. Poi, vantando la sua posizione, avrebbe bloccato gli operai, sostenendo che i lavori fossero irregolari perchè non autorizzati dal comune. E infine avrebbe anche contattato i carabinieri che, a loro volta, hanno inviato sul posto un vigile urbano. Fatto sta che lo zio non è ancora riuscito ad eseguire l’allaccio nonostante stia già pagando, a partire dal giugno dell’anno scorso, le fatture per i consumi.
Dopo la querela presentata in Procura sarà un magistrato ad accertare la presunta responsabilità penale del dirigente.