Una sveglia come logo, “Il tempo è scaduto” come claim. E’ la protesta che i Sindacati dei Pensionati hanno indetto per oggi, preoccupati per l’andamento della crisi economica e sociale che il Paese sta vivendo. Milioni di pensionati e di anziani stanno pagando un prezzo altissimo, colpiti duramente dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal Governo. SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL, unitariamente in una mobilitazione che ha riguardato tutto il Paese, si sono ritrovati nei luoghi istituzionali che dialogano con il governo
A Lecce, nella stessa giornata c’è stato un presidio davanti alla Prefettura, in viale XXV Luglio, dalle 10.30 alle 12. “L’iniziativa è tesa a sensibilizzare i Prefetti e i Sindaci nei confronti della condizione di vita delle fasce più deboli del nostro Paese, – spiegano i tre Sindacati – soprattutto pensionati e anziani, che avvertono sempre più la gravità del perdurare della crisi. La provincia di Lecce non è, purtroppo, su questi problemi seconda ad altre città del nostro Paese. Lo attestano i dati ufficiali sulle povertà nel capoluogo e nei Comuni più popolosi, i continui richiami alle pubbliche istituzioni dell’arcivescovo, Mons. D’Ambrosio, la nascita di nuove mense sociali gestite dalla Caritas diocesana”.
SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL della provincia di Lecce hanno chiesto di per poter illustrare le proposte del sindacato e consegnare la piattaforma unitaria nazionale, la piattaforma provinciale sui bilanci dei comuni. “Le nostre richieste sono indirizzate a far ripartire i consumi, lo sviluppo e la crescita del nostro Paese, – sottolineano le tre Organizzazioni sindacali – a ottenere un fisco più equo, a salvaguardare e incrementare una rete di servizi sociali e sanitari omogenea su tutto il territorio nazionale, a creare nuovi posti di lavoro, a favorire la giustizia e la coesione sociale”.
Con questa giornata Spi, Fnp, Uilp chiedono al Governo, al Parlamento, alle Amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.