La corte di Cassazione, richiamando un orientamento peraltro già consolidato, con una sentenza recentissima (28/11/12 n.21199) ha ribadito che la presenza su di una strada extraurbana di un autovelox deve essere preventivamente ed adeguatamente segnalata.
Tale segnalazione, afferma la Corte suprema, è finalizzata ad informare gli automobilisti della presenza dei dispositivi di controllo, onde orientarne la condotta di guida e preavvertirli del possibile accertamento di infrazioni; con la conseguenza che la violazione di tale previsione cagiona la nullità della sanzione eventualmente irrogata.
La segnalazione, in definitiva, deve essere finalizzata a dare all’automobilista una conoscenza concreta della presenza del dispositivo di rilevamento, e non una presunzione di conoscenza, data invece dalla pubblicità attraverso comunicati stampa ed altre forme; per tale motivo la Cassazione ha respinto le tesi della Prefettura, che invece sosteneva, richiamando una circolare ministeriale, che la pubblicità attraverso la stampa fosse sufficiente.
In definitiva, il principio che si va affermando è che la rilevazione della velocità tramite autovelox, più che alla sanzione della singola violazione, è finalizzata a prevenirla, inducendo la generalità degli automobilisti ad una condotta di guida rispettosa dei limiti imposti, ed evitando che l’improvvisa comparsa dell’autovelox possa indurre a manovra impreviste e pericolose.