28 anni di carcere. Sono state invocate le richieste di condanna a carico dei fratelli Primiceri, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo.
Il pubblico ministero Giuseppe Capoccia ha invocato sette anni e mezzo per Osvaldo Primiceri e sette per gli altri germani, Luigi, Salvatore ed Ezio. Il sostituto procuratore ha evidenziato la disponibilità e l’atteggiamento collaborativo dimostrato dagli indagati, tuttora agli arresti domiciliari, riconoscendo le attenuanti generiche. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, dal porto albanese di Valona la droga giungeva in grosse quantità nel Salento a bordo della nave-traghetto “Veronica line”. Gli stupefacenti venivano nascosti dagli albanesi nei copertoni dei Tir che venivano imbarcati. I carabinieri, nel corso dell’attività investigativa, hanno sequestrato oltre 300 chili tra marijuana, cocaina, eroina ed hascisc, destinati non solo alle “piazze” del Leccese, ma anche ad altre importanti città come Roma, Milano e Firenze, passando per Bari, e più a Nord per Monza e Treviso. I fratelli Primiceri sono difesi dagli avvocati Vincenzo Venneri e Luigi Rella. La sentenza è prevista per il prossimo 6 maggio.