Il grande ciclo zodiacale si conclude quando il Sole ogni anno entra nella costellazione dei Pesci, il diciannove Febbraio, per poi riprendere a germogliare sotto il segno dell’Ariete.
L’ immagine stessa del Pesce, rappresenta la dualità psicologica insita nella personalità dei nati sotto questo segno zodiacale.
Noi possiamo simbolicamente leggere nel Pesce posto alla sinistra che procede dall’alto verso il basso, il movimento di involuzione dello spirito nella materia, mentre nel Pesce posto a destra, nel procedere dal basso verso l’alto, il superamento del mondo sensibile. Il legame fra i due Pesci ci ricorda,con il suo movimento rotatorio oppositivo e complementare, una tensione di spinte energetiche spesso in contraddizione tra di loro.
Pertanto il simbolo esprime la resistenza dell’essere umano di fronte alla realtà, il cui superamento, avviene attraverso l’ accettazione del conflitto e la conciliazione della polarità. Uno dei miti legati a questo segno è quello di Derceto, meglio conosciuta come Dea-Sirena, che, incapace di accettare la realtà o di assumersi la responsabilità di essere adulta, si getta in mare.
A questo gesto estremo assiste il dio Poseidone (Nettuno, signore del segno) il quale, irritato, la trasforma in un essere metà donna e metà pesce. Anche il mito di Cassiopea, illustra il carattere dei Pesci, dove il tentativo di cambiare fisionomia si rapporta ad un impulso inconscio di fuga.
Infatti, si narrava che Cassiopea, moglie di Cefeo, si vantasse di essere la donna più bella e intendesse gareggiare con le ninfe marine e con Venere stessa.
Il dio Nettuno, irritato da tanta vanità, la puniva, facendo emergere dagli abissi del mare un mostro, che cattura Andromeda, l’innocente figlia di Cassiopea. In sua difesa scenderà Perseo, che ucciderà il mostro e libererà la fanciulla.
Altro mito che più si lega al segno dei Pesci è quello di Orfeo, musico e poeta, innamorato di Euridice, che, proprio il giorno delle nozze, venne morsicata da un serpente e morì.
Lui, distrutto dal dolore, decise di affrontare Ade, Dio degli Inferi, per cercare di riprendersi l’amata. Scese quindi nelle perenni fiamme ed ammansì Cerbero, suonando e cantando in modo così toccante da commuovere Ade, che gli concesse di poter riportare indietro Euridice, ammonendolo però di non voltarsi indietro a guardarla, pena la perdita definitiva della sua sposa.
Ma Orfeo, non mantenne la promessa e, poco prima di uscire alla luce del sole, si voltò per cercare Euridice, che sparì per sempre.
L’individuo Pesci ha una grande plasticità psichica, una reattività nervosa piuttosto forte ed è facilmente impressionabile.
Fra i più delicati segni dello zodiaco,viene assimilato al mare con i suoi moti perpetui, impercettibili e sotterranei,potendo da un lato: Diventar preda di nevrosi,confusioni emotive e senso di inadeguatezza,scaturite da passivi stati contemplativi, alternati a perpetui ed ossessivi dubbi ;dall’altro: Un mix sapiente di genialità e follia,può condurre ad una intensa vita creativa,tesa alla perfezione quasi divina, attraverso il distacco dalle grossolane passioni e dagli orizzonti limitati.
Tina Piccinno
Fonti tratte da: Miti e leggende del Mondo Greco Romano N. Terzaghi ed. G.D’anna
Astrolia e Mito di R. Sicuteri ed. Ubaldini di C.e. Astrolabio.