LECCE – Sembrava quasi fatta, ma come tutte le migliori telenovele c’è sempre un intralcio e un colpo di scena: il governo interpreta i termini della legge in un modo che impedirebbe alle partecipate di usufruire della cassa integrazione. Ripartono le proteste davanti alla Prefettura. “La scrivente Organizzazione Sindacale Cobas Lecce ha comunicato al Questore di Lecce che, in data 16 Febbraio 2018 nei pressi della Prefettura di Lecce, si terrà un sit-in dalle ore 9,00 ad oltranza sino a quando non si avranno risposte concrete sulla concessione della cassa integrazione in deroga a tutti i dipendenti di Alba Service S.p.a. società pubblica della Provincia di Lecce”. La situazione si è aggravata per il fatto che la concessione della Cassa integrazione in deroga per il 2018 è stata bloccata dal Ministero per un’interpretazione del comma 145 della legge di stabilità 2018 che autorizza le Regioni al rinnovo delle CIGD concesse entro il 31.12.2016 ed a valere per il 2017.
Il Ministero interpreta la concessione come data del decreto e questa interpretazione escluderebbe tutte le partecipate in Puglia. La Regione invece interpreta la concessione come decorrenza, quindi Dicembre 2016 ed in questo modo rientrerebbe anche Alba Service che ha avuto il decreto in aprile 2017. La concessione della cassa integrazione in deroga riguarda oltre ad Alba Service anche la Santa Teresa di Brindisi ed altre società pugliesi, pertanto nella settimana prossima ci saranno altre iniziative sindacali sia in Provincia di Lecce che in Provincia di Brindisi per la risoluzione di tale problematica.
“Il comma 145 della legge di stabilità 2018 autorizza la Regione al rinnovo delle CIG concesse entro il 31.12.2016 ed a valere per il 2017 – spiega il sindacalista Alessandro Monosi – Il ministero interpreta la concessione come data del decreto e questa interpretazione escluderebbe tutte le partecipate in Puglia. la Regione invece interpreta la concessione come decorrenza ed in questo senso anche noi che pure abbiamo avuto il decreto in aprile 2017 rientreranno. Pare che il braccio di ferro stia proseguendo ma ad oggi nessuna certezza nonostante gli accordi in sede regionale del dicembre scorso. Quindi dalla cig 2018 rischiano di rimanere fuori Albaservice e Santateresa. ..un disastro devastante. Chiederemo che intervenga sulla questione immediatamente Teresa bellanova in qualità di esponente del governo”.