di F.Oli.
SPECCHIA (Lecce) – Il giallo sulla morte di Noemi potrebbe arrivare ad un punto di svolta con i risultati contenuti nella consulenza sull’autopsia. L’accertamento rivelerebbe un “quadro non difforme” con la confessione del giovane Lucio ai carabinieri la sera del 13 settembre scorso quando l’allora 17enne venne sottoposto al fermo di pg. L’accertamento del medico legale Roberto Vaglio avrebbe anche confermato che la giovane non é morta subito dopo la coltellata inferta alla nuca confermando così il sospetto che la studentessa di Specchia fosse ancora viva quando il suo corpo è stato ricoperto di pietre. Un’agonia lenta e inesorabile scandita da tanta sofferenza sul corpo straziato della 16enne che ha chiuso gli occhi ormai inerme e allo stremo delle forze dopo aver lottato con il suo assassino.
Tale tesi aggraverebbe ulteriormente la posizione del fidanzato, omicida reo confesso della prima ora, salvo poi ritrattare ogni accusa dopo alcuni mesi trascorsi in carcere. La consulenza sull’autopsia verrà confrontata con quella dei colleghi Francesco Introna (nominato dagli avvocati Mario Blandolino e Giulia Bongiorno per conto della madre di Noemi) ed Ermenegildo Colosimo (nominato dagli avvocati Luigi Rella e Paolo Pepe per l’indagato). La relazione autoptica sarà notificata ai legali delle parti nei prossimi giorni. Sarà, invece, compito del Ris accertare se Noemi avesse fatto uso di sostanze stupefacenti prima di essere uccisa e di rilevare eventuali tracce di dna di altre persone sul corpo della giovane.
Intanto questa mattina il sostituto procuratore della Procura dei Minori Anna Carbonara ha conferito incarico al medico Vincenzo Verdoliva per risalire ed eventualmente repertare tracce biologiche o di dna sui reperti e sul materiale ritrovati nell’auto Fiat 500 sequestrata in casa di L.M., sul luogo del ritrovamento del cadavere della sfortunata studentessa e in sede di esame autoptico. Successivamente verrò eseguita la comparazione tra i profili genetici del 18enne di Montesardo salentino con quello della vittima. Gli accertamenti scatteranno il prossimo 28 febbraio. Sei giorni prima, invece, sarà avviata una maxi consulenza dell’ingegnere informatico Claudio Leone sui cellulari e gli apparati informatici sequestrati al giovane indagato e alle persone sentite come informate dei fatti nel corso delle indagini: Emanuela Cassano, Cosimo Micelli, Immacolata Rizzo, Mauro Ponzetta, Francesco Borri e Giuseppe Zippo. I due consulenti dovrebbero depositare gli esiti dei propri elaborati dopo 45 giorni.
Parallelamente proseguono le indagini anche della Procura ordinaria. Dopo la ritrattazione di Lucio in due lettere in cui il giovane ha accusato un’altra persna dell’omicidio della fidanzata, il sostituto procuratore Donatina Buffelli ha iscritto nel registro degli indagati il nome di Fausto Nicolì (difeso dall’avvocato Luca Puce) con l’accusa di omicidio volontario. Sull’effettivo coinvolgimento del meccanico di Patù nell’omicidio della giovane di Specchia sono in corso alcune consulenze. Nel registro degli indagati, infine, compare sempre il padre di Lucio (assistito dagli avvocati Stefano De Francesco e Luigi Piccinni) per il quale la Procura ipotizza l’accusa di concorso in occultamento di cadavere.